
Myanmar: da inizio golpe più di 700 le vittime a seguito proteste
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Il numero delle vittime della repressione messa in atto contro i manifestanti dai militari golpisti a Myanmar è salito ad oltre 700. A denunciarlo è l’Associazione di assistenza ai prigionieri politici (Aapp), secondo cui i morti sono almeno 701: nella sola giornata di venerdì, almeno 82 persone sono state uccise nella città sudorientale di Bago, dove secondo alcuni media locali i militari hanno fatto uso di artiglieria pensante contro i civili.
“L’Onu – ha scritto su Twitter l’ufficio delle Nazioni Unite in Myanmar – sta seguendo gli eventi a Bago e le notizie del ricorso all’artiglieria pesate contro i civili e dell’assistenza medica negata ai feriti”. Sempre nelle manifestazioni, secondo Aapp, che denuncia il ricorso alla tortura sui detenuti, i militari al potere dal primo febbraio hanno arrestato circa 3mila persone.
(AdnKronos)
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