
Meloni e Macron prove di disgelo: vertice bilaterale a Roma per rilanciare l’asse italo-francese
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Preoccupazione per un possibile disimpegno Usa in Ucraina spinge Italia e Francia a rafforzare l’unità europea. Sul tavolo anche migranti, economia e Medio Oriente
Un segnale di distensione dopo settimane di tensioni: Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron si preparano al loro primo bilaterale ufficiale, in programma martedì a Roma. A favorire l’incontro, secondo fonti vicine al dossier, è stata la preoccupazione condivisa per un possibile ridimensionamento dell’impegno statunitense sul fronte ucraino in caso di vittoria definitiva di Donald Trump.
Con i vertici internazionali alle porte – G7, Nato e Consiglio europeo – Italia e Francia intendono mostrarsi compatte nel tenere agganciata la leadership americana e sostenere il fronte europeo nei principali dossier globali. Il confronto bilaterale arriva dopo una fase di rapporti tesi tra Roma e Parigi, alimentati da frecciate reciproche e divergenze su vari temi.
L’episodio che ha segnato il punto critico è stato il vertice di Tirana, da cui l’Italia è rimasta esclusa, e che ha innescato uno scambio polemico tra i due leader. Da lì è seguito un colloquio telefonico che ha riaperto il dialogo. L’Eliseo ha fatto sapere che Macron ha proposto di recarsi in visita a Roma, “perché è nel suo ruolo riunire gli europei e perché ha a cuore lavorare con lei”, riferendosi a Meloni.
Il vertice sarà articolato in due momenti: un incontro alle 18 e una cena successiva. L’obiettivo è rilanciare il dialogo e superare le incomprensioni, rafforzando il coordinamento tra due Paesi che restano, come ha ricordato Meloni, “alleati e amici, con molte posizioni convergenti”. La premier ha anche ridimensionato i contrasti mediatici, parlando di “molta panna montata” intorno alle divergenze.
Oltre alla guerra in Ucraina e alla crisi in Medio Oriente – con la conferenza di New York sulla soluzione dei due Stati tra Israele e Palestina promossa da Francia e Arabia Saudita – verranno affrontati temi bilaterali rilevanti: migrazioni, competitività, dossier economici e industriali come Stmicroelectronics e il caso Generali-Natixis, che in passato hanno generato frizioni.
Infine, l’incontro potrebbe creare le condizioni per convocare il prossimo vertice intergovernativo Italia-Francia, il primo dopo quello del febbraio 2020 a Napoli. L’ultimo appuntamento formale risale al novembre 2021 a Roma, in occasione della firma del Trattato del Quirinale. Ora spetta a Parigi convocare la prossima sessione, che segnerebbe un nuovo capitolo della cooperazione bilaterale.
(con fonte AdnKronos)
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