
Trump cambia rotta su dazi e Fed: pressing Wall Street e Ceo convince presidente
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Dietrofront su Powell e linea più morbida con Pechino dopo gli allarmi di Walmart, Target e Home Depot. Mercati rassicurati
Donald Trump ha ammorbidito la sua linea sui dazi alla Cina e ha ritirato gli attacchi contro il governatore della Federal Reserve Jerome Powell, dopo le pressioni di Wall Street e dei vertici delle principali aziende americane. Secondo quanto riportato da Axios, a spingere il presidente a una giravolta strategica sono stati appelli riservati da parte di investitori, consiglieri economici e Ceo della grande distribuzione.
L’allarme dei giganti: “Prezzi in aumento e scaffali vuoti”
In un incontro a porte chiuse, i leader di Walmart, Target e Home Depot hanno avvertito Trump che la sua politica tariffaria rischia di compromettere la catena di approvvigionamento, aumentando i prezzi al consumo e causando carenze nei magazzini. “I prezzi sono stabili, ma saliranno. E gli scaffali resteranno vuoti”, è stato il messaggio consegnato al presidente.
Powell nel mirino, poi la retromarcia
Lunedì i mercati avevano reagito negativamente dopo che Trump aveva definito Powell “un enorme perdente”, lasciando intendere un suo possibile licenziamento. Ma, nella giornata di ieri, è arrivato il dietrofront: “Non ho nessuna intenzione di licenziarlo”, ha affermato Trump, scaricando tutto sulla stampa. Una mossa suggerita da esponenti della sua squadra economica, tra cui Scott Bessent (Tesoro) e Howard Lutnick (Commercio), secondo quanto riportato dal Washington Post.
Prossime mosse sui dazi alla Cina
Il presidente ha inoltre confermato che ci sono contatti diretti con Pechino e che le nuove tariffe saranno fissate entro 2-3 settimane. “È il momento perfetto per un taglio dei tassi”, ha dichiarato Trump, pur smorzando i toni: “Se non lo fa, non è la fine del mondo”.
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(con fonte AdnKronos)
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