
Ilaria Sula, l’ex confessa: “L’ho uccisa”, ma il movente resta un mistero
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L’orrore a Roma: Mark Antony Samson ha tentato di depistare le indagini
L’ultima volta che la sua famiglia l’ha vista era il 23 marzo, a Terni. Due giorni dopo, Ilaria Sula, 22 anni, studentessa di Statistica, sarebbe scomparsa per sempre. Il suo corpo è stato ritrovato giorni dopo, chiuso in una valigia e abbandonato in un dirupo a Poli. L’ex fidanzato, Mark Antony Samson, 23enne di origine filippina, ha confessato l’omicidio, ma senza chiarire il movente. “Perché l’ha fatto?”, si chiede il fratello Leon, distrutto dal dolore.
I due erano stati insieme per circa due mesi. “Lui lo conoscevo – racconta Leon – ma i miei genitori non erano convinti della relazione”. L’ultima volta che ha parlato con Ilaria è stata proprio quel giorno a Terni: “Era tranquilla, non mi ha detto nulla”. Poi, silenzio. “Non sono nemmeno certo che fosse lei a scrivere i messaggi che ho ricevuto dopo quel giorno. Probabilmente era già morta”.
Un depistaggio studiato: i messaggi e le visite a casa
Dalle indagini emerge che Samson avrebbe tentato di coprire il delitto. Dopo aver ucciso Ilaria, ha risposto ai messaggi con il suo telefono e ha disinstallato i social. Nei giorni successivi, si è recato nell’appartamento della ragazza a San Lorenzo, chiedendo alle coinquiline se avessero sue notizie, per allontanare i sospetti.
Il telefono della vittima, mai ritrovato, sarebbe stato gettato in un tombino a Montesacro, mentre il coltello usato per il delitto sarebbe finito in un cassonetto. Anche l’arma non è ancora stata recuperata.
Uccisa mentre i genitori di lui erano in casa
Un dettaglio inquietante riguarda il luogo del delitto: Ilaria sarebbe stata assassinata nell’appartamento di via Homs, dove il 23enne vive con i genitori. Padre e madre sono stati ascoltati dagli inquirenti, ma al momento non risultano indagati. “Una famiglia seria e lavoratrice”, dicono i vicini. Il dentista dello studio accanto all’abitazione racconta di aver visto Samson lunedì scorso: “Era sorridente, mi ha salutato come sempre. Non avrei mai immaginato una cosa del genere”.
Dopo il delitto, il 23enne ha chiuso il corpo in una valigia, l’ha caricata in macchina e l’ha abbandonata in un’area boschiva di Poli, dove è stata poi ritrovata.
La confessione e le indagini: manca ancora il movente
Samson ha ammesso di aver ucciso Ilaria, ma non ha spiegato il motivo né il momento esatto del delitto. “Mi dispiace per quello che ho fatto”, avrebbe detto agli inquirenti, senza aggiungere altro.
Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini di videosorveglianza della zona di via Homs e il telefono sequestrato al ragazzo, in stato di fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Nelle prossime ore la procura chiederà la convalida del fermo e verrà affidato l’incarico per l’autopsia sul corpo di Ilaria. La famiglia, ancora sotto shock, attende risposte: chi era davvero Mark Antony Samson e perché ha ucciso la loro figlia?
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(con fonte AdnKronos)
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