Ministro esteri finlandese: “Stanchezza crescente Occidente verso l’Ucraina”
Elina Valtonen, ministro degli Esteri finlandese, mette in guardia contro il rischio di una stanchezza crescente nei paesi occidentali nel sostenere l’Ucraina. La crisi in Medio Oriente distoglie l’attenzione. Valtonen chiede di rafforzare le sanzioni contro Mosca
C’è il pericolo concreto di una “crescente stanchezza” nell’aiutare l’Ucraina da parte dei paesi occidentali. A lanciare l’allarme è stata Elina Valtonen, ministro degli Esteri della Finlandia, durante un’intervista al Financial Times, ripresa da Ukrainska Pravda. Il rischio che il supporto a Kiev stia scemando è diventato più evidente con l’intensificarsi delle tensioni in Medio Oriente. Secondo Valtonen, alcuni funzionari occidentali hanno iniziato a parlare privatamente di possibili vie per ottenere un cessate il fuoco, benché le truppe russe mantengano ancora il controllo di circa il 20% del territorio ucraino.
“Il sostegno all’Ucraina c’è, ma quanto sarà sufficiente? Questa è la domanda”, ha sottolineato Valtonen. Il capo della diplomazia finlandese ha inoltre ribadito che la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente sono strettamente collegati. “Se permettiamo alla Russia di vincere in Ucraina, comprometteremmo la nostra credibilità in quanto deterrenza”. Nonostante questo, la ministra ha ribadito la necessità di rafforzare ulteriormente le sanzioni contro Mosca, in particolare colpendo la cosiddetta “flotta ombra” di petroliere russe utilizzata per aggirare le restrizioni sul commercio di petrolio.
Nel frattempo, la guerra in Ucraina prosegue con tragiche conseguenze. Un recente attacco missilistico russo contro la città di Mykolaiv ha causato la morte di una donna e il ferimento di altre 16 persone, secondo quanto riportato dal governatore della regione, Vitalii Kim. Gli attacchi hanno danneggiato diversi edifici e un impianto industriale. Durante la stessa notte, le forze di difesa ucraine hanno abbattuto tre droni d’attacco di fabbricazione iraniana.
Sul fronte russo, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che l’Ucraina ha perso più di 23.000 soldati nei combattimenti nella regione di Kursk, insieme a numerosi veicoli militari e pezzi di artiglieria. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la resistenza delle forze ucraine, che continuano a difendere con successo la regione nonostante gli scontri feroci.
Parallelamente, un incidente ha messo in difficoltà la Russia dal punto di vista tecnologico. Secondo l’intelligence britannica, le forze russe avrebbero abbattuto accidentalmente uno dei loro droni più avanzati, l’S-70 Okhotnik, per evitare che cadesse in mani ucraine. Questo incidente è stato definito un “fallimento costoso e imbarazzante” da parte di Mosca, che potrebbe subire rallentamenti nel programma di sviluppo di droni da combattimento.
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(con fonte AdnKronos – foto Wikipedia)
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