Delegazione Egitto in Israele per trattare cessate il fuoco a Gaza
Il Cairo lavora per un accordo tra Israele e Hamas mentre aumentano le tensioni. Netanyahu ammassa tank al valico di Rafah e bombarda il sud Libano
Una delegazione egiziana è attesa oggi in Israele per proseguire i colloqui volti a raggiungere un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e un accordo sulla liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Il capo della direzione dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, guiderà la squadra durante la visita, durante la quale si incontrerà con alti funzionari israeliani, tra cui il capo del Mossad David Barnea e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi.
Il Cairo sta lavorando attivamente per garantire un accordo che possa evitare un’operazione militare israeliana annunciata per smantellare la rimanente roccaforte di Hamas a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le tensioni sono aumentate dopo che il gabinetto di guerra israeliano ha autorizzato la squadra negoziale del paese ad adottare un approccio più flessibile nei negoziati. In particolare, Israele è disposto a rinunciare alla sua richiesta originaria di rilasciare 40 ostaggi vivi in cambio di un cessate il fuoco temporaneo a Gaza, dopo che Hamas ha respinto un’offerta avanzata dai negoziatori del Qatar, dell’Egitto e degli Stati Uniti.
Intanto, Israele sembra essere pronto ad entrare a Rafah, con l’esercito che ha ammassato dozzine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine con la Striscia di Gaza. I preparativi sembrano indicare la possibilità di un’invasione della città, con mezzi che sono stati avvistati in movimento vicino al valico israeliano di Kerem Shalom. Tuttavia, il premier Benjamin Netanyahu non ha ancora dato il via libera definitivo per l’operazione.
Nel frattempo, si apprende che gli Stati Uniti hanno avviato le fasi iniziali della costruzione di un molo temporaneo al largo della costa di Gaza, che servirà per la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. La consegna degli aiuti potrebbe iniziare già all’inizio di maggio.
Le tensioni legate al conflitto Israele-Gaza si riflettono anche negli Stati Uniti, dove proteste in decine di campus universitari hanno portato all’annullamento della cerimonia di laurea dell’Università della California del Sud per motivi di sicurezza. Altre proteste sono scoppiate in altre istituzioni accademiche, evidenziando la crescente tensione legata al conflitto in corso.
Infine, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto raid aerei contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, in risposta al lancio di due missili anticarro dal Libano verso il confine con Israele. Un civile israeliano è stato ucciso nell’attacco.
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(con fonte AdnKronos)
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