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Gestione attiva, prevenzione e consapevolezza sono i modi sicuri ed economici per prevenire il rischio incendi nelle aree forestali e nei boschi. A ribadirlo è il Pefc Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale.

Su boschi e foreste grava infatti il rischio, soprattutto in estate, dello scoppio di incendi dovuti a siccità, temperature sopra la media dovute al cambiamento climatico, venti caldi, sottobosco asciutto, incuria, mancata gestione e aumento dell’afflusso turistico e della presenza antropica. Proprio per questo è fondamentale la prevenzione, che può avvenire attraverso una corretta gestione del patrimonio boschivo e che rappresenta il metodo più economico ed efficace per combattere gli incendi.

Secondo un’analisi del Pefc, infatti, i boschi gestiti e in particolare quelli certificati per la gestione forestale sostenibile, attiva e consapevole, hanno una probabilità di essere interessati da incendi in misura fino a 9 volte inferiore rispetto a quelli non certificati. La minore incidenza di incendi nelle aree certificate è dovuta al monitoraggio costante, agli interventi di prevenzione e alla migliore accessibilità. “La crisi climatica in corso sta già producendo anche sul nostro territorio un aumento delle temperature e accentua la probabilità e l’intensità degli eventi climatici anomali, come ad esempio: la prolungata siccità a cavallo fra 2022 e 2023, l’inverno eccezionalmente mite, la grande alluvione in Emilia Romagna, la recrudescenza degli attacchi del bostrico nelle foreste alpine di abete rosso colpite da Vaia nel 2018 – sottolinea Francesco Dellagiacoma, presidente Pefc Italia – Gli incendi forestali sono uno dei rischi gravi che vengono accentuati dal riscaldamento del clima. Gestione attiva e monitoraggio del patrimonio forestale, da sempre sostenuti dal Pefc come strategie fondamentali per limitare il rischio incendi e difendere boschi e foreste, sono purtroppo finanziate e messe in pratica ancora in modo insufficiente. Questo fa sì che ogni anno si lavori soltanto in emergenza, con uno spreco enorme di risorse che potrebbero essere destinate alla corretta gestione delle foreste e creando lavoro”.

I SERVIZI ECOSISTEMICI DEI BOSCHI – I boschi non soltanto tutelano l’equilibrio idrogeologico e producono ossigeno, ma immagazzinano grandi quantità di CO2 che viene però rilasciata nel momento in cui vanno a fuoco insieme a grandi quantità di polveri sottili. Nelle aree a rischio incendio correttamente gestite vengono rispettate una serie di regole e di procedure di responsabilità verso il patrimonio forestale, c’è più sorveglianza e questo riduce gli incendi dolosi, viene limitata la quantità di materiale incendiabile con attività di diradamento, di pulizia del sottobosco e controllo della quantità di legno morto a terra. “La programmazione efficace e attenta di questi interventi – spiega Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia – consente tra l’altro di garantire la produzione di importanti servizi ecosistemici, valutabili attraverso lo standard sui Servizi Ecosistemici del Pefc Italia: si tratta di benefici ‘immateriali’ forniti dal bosco, che consentono di prevenire dissesto idrogeologico ed erosione del suolo, tutelare la biodiversità, mitigare le temperature, offrire servizi turistico-ricreativi migliori e incrementare lo stoccaggio del carbonio contrastando il cambiamento climatico”.

VADEMECUM PER LA PREVENZIONE ANTINCENDIO – Tra le azioni necessarie a prevenire gli incendi che amministrazioni e gestori privati dovrebbero mettere in atto (condizione per ottenere la certificazione di Gestione Sostenibile delle foreste nelle aree soggette a rischio incendio), Pefc Italia ribadisce quindi la programmazione nel taglio degli alberi (che facilita la crescita degli alberi più giovani e riduce quelli malati e secchi, molto più a rischio d’incendio) e la pulizia del sottobosco nelle aree a maggior rischio. Vanno tenuti sotto controllo e smaltiti adeguatamente anche i rifiuti abbandonati in prossimità delle aree boschive urbane e periurbane, molto pericolosi per la salute nel caso in cui prendessero fuoco. Fondamentale è poi la creazione di punti d’acqua e la presenza di una viabilità forestale che permetta ai vigili del fuoco interventi rapidi e con attrezzatura adeguata in caso d’incendio.

Allo stesso tempo, spiega Pefc Italia, è fondamentale coinvolgere i cittadini e i turisti attraverso adeguate campagne di sensibilizzazione che ribadiscano le norme basilari di sicurezza per evitare incendi di natura colposa. È sempre vietato, ad esempio, accendere fuochi al di fuori delle aree predisposte, e bisogna evitare di farlo in ogni caso se il vento è forte, perché braci e scintille potrebbero sollevarsi e dare fuoco alla vegetazione; non fumare e non usare fiammiferi, riportando sempre tutto a casa e smaltendo correttamente ogni rifiuto. In caso di incendio, infine, bisogna immediatamente chiamare i Vigili del Fuoco (115), o le autorità preposte a livello locale, e allontanarsi in fretta.

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(AdnKronos)


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