Covid e restrizioni: 9 e 10 gennaio Italia Arancione
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Aggiornamento ore 21 – In attesa della riunione tra il Ministro Speranza e il Comitato Tecnico Scientifico, che si terrà questa sera, nella videoconferenza tenutasi questo pomeriggio con i capi delegazione della maggioranza, il Premier Conte sarebbe orientato a far riaprire le scuole in presenza del 50% già da giorno 7, mentre per il discorso delle zone dal 7 gennaio, l’orientamento è mantenere i colori, con la sola eccezione che quelle in giallo avranno delle nuove restrizioni, e non si potrà passare da una regione all’altra e per il weekend tra il 9 e il 10 gennaio invece sarà per tutta la penisola zona arancione.
La notizia della prima ora – Il 6 gennaio termina la sua efficacia il decreto cosiddetto di Natale, ma ci sono 8 giorni in più, prima che si esaurisca l’ultimo Dpcm licenziato i primi di dicembre e il Governo presieduto dal premier Conte, sentito anche il Ministro della Salute Speranza, il ministro per gli affari regionali e le autonomie Boccia, consultato anche il Comitato Tecnico Scientifico e i capi delegazione di maggioranza, pare stia valutando l’ipotesi di un provvedimento ponte per superare questi giorni, visto il perdurare della crescita del tasso di positività, che, ad oggi, con 14.425 nuovi contagi rilevati su 102.974 tamponi effettuati, si attesta intorno al 13,8%.
In teoria il 7 gennaio dovremmo tornare allo schema fin qui utilizzato negli ultimi mesi, il ritorno alla suddivisione delle regioni in diverse fasce, che in questo caso, coinciderebbero con il fatto che l’Italia si ritroverebbe tutta tinta di giallo, visto che questa era la condizione prima dell’0entrata in vigore delle restrizioni di Natale, con l’unica eccezione dell’Abruzzo, che comunque si ritroverebbe anch’esso in area gialla, visto che il suo status di area arancione terminava il 27 dicembre e non è stato reiterato.
Ma parecchi presidenti di regione stanno chiedendo al Governo e al Cts di rivedere i criteri di valutazione per l’adozione di regole più o meno restrittive, magari prestando maggiore attenzione proprio all’indice di positività.
Anche per quel che riguarda la riapertura delle scuole, ci sono forti preoccupazioni tra i governatori, per la parziale ripresa dell’attività in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado, che porta con se un repentino aumento delle presenze sui mezzi di trasporto.
Vedremo quindi a breve cosa deciderà di adottare come provvedimento Palazzo Chigi.
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