Sardegna ricorre a Consulta per difendere Alessandra Todde da decadenza
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La Regione contesta ordinanza Collegio garanzia elettorale e chiede annullamento della decadenza di Alessandra Todde e della decisione che impone nuove elezioni
La Regione Sardegna ha chiesto alla Corte costituzionale di annullare l’ordinanza del Collegio regionale di garanzia del dicembre 2024, che dispone la decadenza della presidente Alessandra Todde. Per l’ente guidato dalla stessa Todde si tratta di un atto “gravemente lesivo”, perché costringerebbe allo scioglimento anticipato degli organi regionali e a nuove elezioni, minando l’autonomia garantita dallo Statuto speciale.
Durante l’udienza pubblica a Palazzo della Consulta, l’Avvocatura dello Stato ha chiesto l’inammissibilità del ricorso, sostenendo che il conflitto di attribuzione non possa riguardare un atto imputabile alla stessa Regione. Secondo l’avvocato Fabrizio Fedeli, il Collegio di garanzia ha natura regionale e non statale, quindi non vi sarebbe il presupposto per un conflitto tra enti.
Di parere opposto il legale della Regione, Omar Chessa, che ha definito l’atto “incostituzionale e illegittimo”. Chessa ha sottolineato che il Collegio, istituito da legge statale e composto da magistrati e docenti universitari, svolge funzioni di rilievo nazionale e dunque deve essere considerato organo statale. Inoltre la legge sarda del 1994, richiamata per la decadenza, non prevede criteri di spesa applicabili a un presidente eletto direttamente dai cittadini.
Secondo la difesa, la decisione del Collegio crea “un vulnus alla sovranità popolare” perché introduce una nuova ipotesi di scioglimento degli organi regionali senza una base costituzionale. Un concetto ribadito anche dall’avvocato Antonio Saitta, che ha parlato di “straripamento di potere” e di una sentenza che “calpesta le competenze del Consiglio regionale”.
La Consulta dovrà ora stabilire se il ricorso della Sardegna sia ammissibile e se l’ordinanza di decadenza nei confronti di Alessandra Todde debba essere annullata, evitando così il ritorno alle urne.
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(con fonte AdnKronos)
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