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Published

7 mesi ago

13 Giugno 2025

Bre-news

Teheran sotto i raid, morti alti comandanti e scienziati. Netanyahu: “Operazione per la sopravvivenza di Israele”. Teheran minaccia ritorsioni: “Sarà punizione esemplare”.

Israele ha avviato un massiccio attacco militare contro l’Iran colpendo numerosi obiettivi strategici, tra cui impianti nucleari, basi militari e figure di spicco del regime. Secondo il premier Benjamin Netanyahu, si tratta di una risposta alla crescente minaccia atomica da parte di Teheran e l’operazione durerà “molti giorni”.

L’attacco, condotto da oltre 200 caccia, ha causato almeno cinque morti e cinquanta feriti secondo i media iraniani, con danni anche in zone civili della capitale. Tra i morti, confermati dal regime di Teheran, figurano il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami, il capo di Stato maggiore Mohammad Bagheri e altri alti ufficiali iraniani.

Israele ha rivendicato l’eliminazione di sei scienziati nucleari iraniani, inclusi l’ex presidente dell’Agenzia per l’energia atomica Fereydoun Abbasi e il rettore dell’Università Azad, Mohammad Mehdi Tehranchi. I raid hanno colpito anche il sito di Natanz, centro nevralgico del programma nucleare iraniano, come confermato dall’Aiea, che ha comunque rassicurato sull’assenza di aumenti nei livelli di radiazione.

Netanyahu ha dichiarato: “Abbiamo colpito il cuore del programma nucleare e missilistico iraniano. È un’azione di autodifesa per la sopravvivenza di Israele”. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, generale Effie Defrin, ha ribadito che il regime di Teheran ha un programma segreto per costruire armi atomiche, già in fase avanzata, e un vasto arsenale balistico.

Il ministro della Difesa iraniano ha definito l’attacco “codardo” e “contrario al diritto internazionale”, accusando Israele di aver ucciso civili e definendo il Paese “regime assassino di bambini”. In una nota ufficiale ha promesso una “punizione severa”.

La guida suprema Ali Khamenei ha parlato di “destino amaro” per Israele, annunciando una dura ritorsione. Intanto, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è stato chiuso e la popolazione invitata a restare vicino ai rifugi.

Le immagini trasmesse da Al Jazeera mostrano grattacieli sventrati a Teheran, colonne di fumo e un sistema radar iraniano distrutto a Piranshahr, vicino al confine iracheno.

Nel frattempo, l’Iran ha lanciato circa cento droni verso Israele. Le difese aeree israeliane, supportate da uno squadrone americano di F-15 stanziato in Giordania, stanno cercando di intercettarli. Gli aerei sono equipaggiati con nuovi sistemi antimissile specifici per contrastare i droni a bassa quota.

La situazione resta estremamente tesa. Il mondo osserva con apprensione l’evolversi di un conflitto che rischia di destabilizzare ulteriormente l’intero Medio Oriente.

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