
Israele colpisce di nuovo Isfahan, Teheran: “Crimine imperdonabile”
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Raid all’alba contro il sito nucleare sotto controllo Aiea. Araghchi a Istanbul per un vertice Oci: “Serve una condanna globale”. Per Israele gli attacchi hanno già ritardato di anni il programma nucleare iraniano
Un nuovo attacco ha colpito all’alba il sito nucleare iraniano di Isfahan. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Fars, che cita il vice governatore della provincia e assicura che non si sono registrate vittime né fughe di materiali pericolosi. Il sito, uno dei nodi chiave del programma nucleare iraniano, è sotto la supervisione dell’Aiea.
La risposta diplomatica iraniana non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, appena arrivato a Istanbul, incontrerà nelle prossime ore i rappresentanti dei Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci). In agenda, una presa di posizione congiunta contro i raid israeliani.
Araghchi: “Crimine imperdonabile, l’Aiea è a rischio”
“Attaccare siti nucleari pacifici sotto la supervisione dell’Aiea è un crimine imperdonabile”, ha dichiarato Araghchi, annunciando che “l’Iran esporrà al mondo la verità” e chiedendo una “ferma condanna” da parte dei Paesi islamici. Secondo il ministro, quanto avvenuto ha gravi implicazioni per il diritto internazionale, in particolare per il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e per la stessa credibilità dell’Agenzia Onu.
Araghchi ha inoltre ribadito che Teheran risponderà “in modo necessario” agli attacchi, rivendicando il diritto legittimo all’autodifesa. Le sue parole arrivano a meno di 24 ore dall’incontro di Ginevra con i capi delle diplomazie di Francia, Germania e Regno Unito.
Dal fronte israeliano, il ministro degli Esteri Gideon Saar rivendica i risultati delle operazioni militari: “Abbiamo già ritardato di due o tre anni la capacità dell’Iran di dotarsi della bomba nucleare”. Il ministro sottolinea l’importanza strategica degli attacchi che hanno colpito “le persone chiave del programma di militarizzazione”.
Saar aggiunge: “Israele non permetterà all’Iran di diventare una nuova Corea del Nord. La leadership iraniana crede che il possesso di armi nucleari garantisca la sopravvivenza del regime, ma noi non lo consentiremo”.
Il messaggio è chiaro: Israele intende continuare la sua azione fino a quando la minaccia nucleare iraniana non sarà completamente neutralizzata.
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(con fonte AdnKronos)
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