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Dopo la telefonata con Xi Jinping, l’amministrazione Trump rilancia il negoziato. Kerry critica: “Rischio recessione globale”
Il presidente americano Donald Trump ha annunciato un nuovo incontro tra Stati Uniti e Cina per discutere dei dazi commerciali. Il vertice si terrà lunedì prossimo a Londra, alla presenza del segretario al Tesoro Scott Bessent, del segretario al Commercio Howard Lutnick e del rappresentante per il Commercio Jamieson Greer. “Penso che questa volta dovrebbe andare tutto molto bene”, ha scritto Trump sulla piattaforma Truth, mostrandosi ottimista sull’esito del negoziato.
L’annuncio arriva a distanza di due giorni dalla telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, durante la quale le due potenze hanno discusso proprio del nodo tariffe. Il mese scorso, le delegazioni si erano già incontrate a Ginevra: per Washington guidava Bessent, per Pechino il vicepremier He Lifeng. Ma non erano emersi sviluppi concreti.
Intanto, sul fronte interno, non mancano le critiche. L’ex segretario di Stato John Kerry ha espresso forti riserve sull’impostazione protezionista dell’amministrazione. “Sono personalmente contrario alle tariffe. La storia dimostra che possono provocare una recessione globale”, ha dichiarato ai media del gruppo Lena, citando le politiche degli anni Venti. Secondo Kerry, le reazioni internazionali sono già in atto e molti imprenditori statunitensi “sono profondamente preoccupati per la direzione presa dall’amministrazione Trump”.
Un’altra telefonata significativa si è svolta tra Trump e il neopresidente sudcoreano Lee Jae-myung. I due leader si sono detti pronti a lavorare per un’intesa sui dazi dopo l’introduzione, lo scorso aprile, di un’imposta del 25% su alcune esportazioni sudcoreane, sospesa poi per 90 giorni. Lee ha ribadito l’importanza dell’alleanza con Washington, mentre Trump ha insistito su un maggiore contributo economico da parte di Seul per il mantenimento dei 28.500 militari americani presenti sul territorio.
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(con fonte AdnKronos)
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