Myanmar, estratto vivo dopo cinque giorni dalle macerie di un hotel
Corsa contro il tempo per salvare i superstiti dopo il sisma che ha causato oltre 2.700 morti. Appelli alla tregua per favorire gli aiuti umanitari
A cinque giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, i soccorritori hanno estratto vivo un uomo di 26 anni dalle macerie di un albergo a Naypyidaw. Il giovane, dipendente dell’hotel, è stato salvato da una squadra congiunta turco-birmana poco dopo la mezzanotte. Stordito e coperto di polvere, ma cosciente, è stato tratto in salvo attraverso un varco nelle macerie e trasportato su una barella. I vigili del fuoco hanno diffuso il video del salvataggio sui social.
Il sisma, di magnitudo 7,7 sulla scala Richter, ha raso al suolo edifici in tutto il Paese, causando oltre 2.700 morti e lasciando migliaia di persone senza un tetto.
Nel frattempo, alcuni gruppi armati in conflitto con l’esercito hanno annunciato una tregua temporanea. Tuttavia, il capo della giunta militare, Min Aung Hlaing, ha ribadito l’intenzione di proseguire le “operazioni difensive” contro quelli che ha definito “terroristi”. Le Nazioni Unite, organizzazioni per i diritti umani e governi stranieri hanno esortato tutte le parti a sospendere i combattimenti e a concentrarsi sugli aiuti alle vittime del terremoto, il più forte registrato nel Paese da decenni.
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(con fonte AdnKronos)
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