
Ucraina e USA puntano a cessate il fuoco parziale con Russia: focus su cooperazione militare e diplomatica
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In Arabia Saudita, oggi si terranno importanti colloqui tra Stati Uniti e Ucraina per discutere una soluzione alla guerra contro la Russia, mentre la sospensione degli aiuti militari USA sta creando complicazioni sul fronte di Kiev
Crescono le attese per l’incontro odierno in Arabia Saudita tra rappresentanti di Stati Uniti e Ucraina, volto a esplorare una soluzione alla guerra con la Russia. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, giunto a Gedda, ha già incontrato il principe ereditario Mohammed bin Salman, pronto a svolgere un ruolo di mediatore nel conflitto, soprattutto dopo le recenti tensioni tra Kiev e Washington.
Secondo il Financial Times, l’Ucraina è disposta a proporre un cessate il fuoco parziale che includa la sospensione degli attacchi con droni e missili a lungo raggio e la cessazione delle operazioni militari nel Mar Nero. “Si tratta di un primo passo per arrivare a una tregua più ampia”, ha spiegato un funzionario ucraino, aggiungendo che è fondamentale bloccare le ostilità in queste aree per facilitare il monitoraggio e l’attuazione del cessate il fuoco.
Zelensky, nelle ore precedenti ai colloqui, ha sottolineato su Telegram che la pace è sempre stata il principale obiettivo dell’Ucraina, ribadendo che la Russia è la responsabile principale del prolungamento del conflitto. Nonostante ciò, Kiev vuole riavviare il dialogo con Washington, con l’obiettivo di ripristinare la cooperazione nell’ambito dell’intelligence e degli aiuti militari, attualmente sospesi a causa delle divergenze con il presidente statunitense Donald Trump.
Le recenti decisioni di Trump di interrompere temporaneamente l’invio di armamenti e la condivisione di informazioni critiche con Kiev stanno già avendo impatti significativi, in particolare sulla capacità delle forze ucraine di colpire postazioni russe dietro la linea del fronte. Il New York Times riporta che questo stop sta ostacolando le operazioni in zone cruciali come la regione di Kursk, dove le truppe ucraine stanno cercando di arginare le forze russe e nordcoreane schierate a sostegno di Mosca.
Il presidente Trump ha dichiarato di essere vicino a una soluzione, ma ha chiarito che per ripristinare pienamente il supporto statunitense è necessario un cambiamento nell’atteggiamento di Zelensky. Fonti statunitensi indicano che Trump vuole vedere concessioni concrete da parte di Kiev, incluse ipotetiche cessioni territoriali o l’avvio di elezioni, prima di decidere di riattivare gli aiuti militari e l’intelligence.
Nei colloqui di Gedda, l’Ucraina sarà rappresentata da Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, insieme ai ministri degli Esteri e della Difesa. Il Segretario di Stato USA, Marco Rubio, parteciperà fino a mercoledì e si è mostrato aperto all’idea di un cessate il fuoco parziale, pur avvertendo che da solo non sarà sufficiente per porre fine al conflitto. Le prossime 48 ore saranno decisive, con gli Stati Uniti che sembrano pronti a esplorare un accordo parziale per placare le tensioni.
Un cessate il fuoco, seppur limitato, potrebbe rappresentare una svolta nella situazione, ma resta da vedere se le condizioni proposte saranno accettabili per entrambe le parti.
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(con fonte AdnKronos)
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