
Processo Open Arms: Matteo Salvini assolto “perché il fatto non sussiste”
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Il leader della Lega scagionato dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio
Il Tribunale di Palermo ha assolto Matteo Salvini nel processo Open Arms, con la formula “perché il fatto non sussiste”. I giudici hanno emesso la sentenza dopo otto ore di camera di consiglio, mettendo fine al processo di primo grado che vedeva il leader della Lega accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. L’accusa riguardava la vicenda della nave Open Arms, bloccata per giorni in mare nel 2019 con a bordo migranti in attesa di un porto sicuro.
Applausi e sostegno in aula: la reazione di amici e sostenitori
Dopo la lettura della sentenza, l’aula del tribunale è stata attraversata da un lungo applauso rivolto a Matteo Salvini, con amici, colleghi e deputati presenti per assistere al momento decisivo del processo. Tra i presenti in aula c’era anche Francesca Verdini, fidanzata di Salvini, che ha abbracciato calorosamente il compagno subito dopo la pronuncia del verdetto.
Risonanza politica: l’applauso alla Camera
La notizia dell’assoluzione di Matteo Salvini ha avuto un’eco immediata anche a Roma, dove, in aula alla Camera dei deputati, alla ripresa dei lavori sulla manovra finanziaria per il 2025, si è levato un fragoroso applauso per celebrare l’esito del processo. Un segnale di supporto politico nei confronti del leader della Lega, che ha sempre difeso la sua posizione durante tutto il procedimento giudiziario.
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(con fonte AdnKronos)