
Nuovo attacco base Unifil, aggiornamento sui quattro militari italiani feriti
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Le ultime notizie sulle condizioni dei soldati italiani feriti in Libano, colpiti da razzi in base Unifil
Quattro militari italiani sono rimasti feriti oggi, 22 novembre, in seguito a un attacco alla base Unifil di Shama, nel sud del Libano. Lanciati presumibilmente da Hezbollah, due razzi da 122 millimetri hanno colpito il quartier generale della missione, ospitante il contingente italiano e il comando del settore ovest. Fortunatamente, i feriti non versano in gravi condizioni.
Secondo una prima ricostruzione, i razzi hanno centrato un bunker e un edificio vicino alla polizia militare internazionale, causando danni alle infrastrutture. L’esplosione ha frantumato alcuni vetri, che hanno provocato escoriazioni ai quattro militari.
Solo una settimana fa, un altro attacco aveva colpito la stessa base con otto razzi, ferendo cinque membri della forza multinazionale.
Reazioni ufficiali
Il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, ha confermato che le condizioni dei feriti sono lievi, dichiarando che l’analisi delle traiettorie è ancora in corso. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rassicurato: “Fortunatamente nessuno dei militari italiani è in pericolo. Tuttavia, ciò che è accaduto è inaccettabile”.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso indignazione per l’attacco e contattato il Generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano, per verificare le condizioni dei militari. Ha anche ribadito la necessità di garantire la sicurezza del contingente: “Non possiamo accettare che le basi Unifil diventino ostaggio delle milizie”.
La premier Giorgia Meloni ha espresso solidarietà ai feriti e alle loro famiglie, definendo l’attacco “inaccettabile”. Ha inoltre rinnovato l’appello alle parti in conflitto affinché garantiscano la sicurezza delle truppe di Unifil e collaborino per individuare i responsabili.
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(con fonte AdnKronos)