
Al via processo a Hunter Biden per violazioni sulle armi
Il figlio del presidente USA Joe Biden affronta accuse di false dichiarazioni e possesso illegale di armi in un tribunale del Delaware
Inizia oggi, 3 giugno, il processo contro Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, presso il tribunale di Wilmington, Delaware, roccaforte della famiglia Biden. Hunter dovrà rispondere di tre capi di accusa per violazione delle norme sulla detenzione di armi, accusato di aver acquistato e conservato un’arma dichiarando falsamente di non essere tossicodipendente.
Il processo, che durerà una o due settimane, vedrà la testimonianza di una decina di persone, tra cui tre ex fidanzate di Hunter. Le prove includeranno le sue memorie “Beautiful Things: a Memoir” e il suo laptop, contenente fotografie “sessualmente esplicite” e email compromettenti. Se dichiarato colpevole di tutti e tre i capi di accusa, Hunter Biden potrebbe affrontare una condanna fino a 25 anni di carcere. A settembre, un secondo processo per evasione fiscale, dichiarazioni fiscali false e mancata dichiarazione dei redditi inizierà a Los Angeles, poche settimane prima delle elezioni.
Il procuratore speciale David Weiss, nominato dal Dipartimento di Giustizia per seguire i vari casi contro Hunter Biden, ha avviato il processo. Weiss, già ‘Attorney’ del Delaware nominato da Trump, è stato incaricato come ‘special counsel’ dall’Attorney General Merrick Garland dopo che Hunter aveva annullato un accordo di patteggiamento.
Negli Stati Uniti, per acquistare un’arma, è necessario compilare un modulo del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, dichiarando di essere autorizzati a farlo. Due capi di accusa riguardano le false dichiarazioni di Hunter Biden sulla sua dipendenza da stupefacenti. Il terzo capo d’accusa è relativo al possesso dell’arma, reato federale per chi è dipendente da droghe, come lo era Hunter per 11 giorni nell’ottobre 2018.
Tra i testimoni chiamati a deporre ci saranno l’ex moglie Kathleen Buhle, Hallie Biden, vedova del fratello Beau con cui Hunter aveva una relazione, e Lunden Roberts, madre di uno dei suoi figli.
Weiss ha respinto le accuse di politicizzazione del caso, definendole “fiction destinata a una sceneggiatura di Hollywood”. La giudice Maryellen Noreika, nominata da Trump ma sostenuta dai due senatori democratici del Delaware, presiederà il processo.
Il presidente Joe Biden, che corre per un secondo mandato alle elezioni del prossimo 5 novembre, ha la facoltà di perdonare il figlio in caso di condanna, ma ha lasciato intendere di non voler esercitare questa prerogativa. La sua Amministrazione si è espressa contro la norma che impedisce a chi ha problemi di droga di possedere un’arma, in contrasto con quanto sostenuto dai legali di Hunter, secondo cui la regola viola il Secondo emendamento.
Hunter Biden ha ammesso lo scorso dicembre le sue responsabilità per “gli errori commessi nella sua vita” e ha criticato i deputati della “destra Maga (Make America Great Again)” per averlo bersagliato a causa delle sue dipendenze, cercando di danneggiare anche il padre. Hunter ha anche accusato un negozio di aver manipolato il suo laptop, aggiungendo informazioni compromettenti.
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(con fonte AdnKronos)
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