
Proteste e scontri a Buenos Aires contro le deregolamentazioni di Milei
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Manifestazione della Cgt contro il Decreto di Necessità e Urgenza
La principale manifestazione sindacale argentina, la Cgt, ha organizzato una protesta a Buenos Aires contro il recente Decreto di Necessità e Urgenza (Dnu) firmato dal presidente Javier Milei. Il Dnu, che mira a deregolamentare e privatizzare, ha scatenato una mobilitazione di massa che ha coinvolto anche altri gruppi come Unidad Piquetara, partiti di sinistra ed esponenti Kirchneristi.
Scontri e Arresti Durante la Manifestazione
Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono iniziati di fronte al Palazzo di Giustizia, portando all’arresto di almeno 7 persone. Durante gli scontri, un poliziotto è rimasto ferito, affermando di essere stato investito da un autobus. La tensione è palpabile in città, con la mobilitazione che rappresenta la prima risposta significativa della Cgt dall’insediamento di Milei due settimane fa.
Critiche al Decreto del Nuovo Presidente
La Cgt ha emesso un comunicato in cui ha definito il decreto di Milei come un “oltraggio irrazionale”, denunciando numerose “misure arbitrarie, anticostituzionali e dannose”. Collettivi e sindacati hanno segnalato che il piano del ministro della Sicurezza, Patricia Bullrich, contro i picchetti, ha impedito l’arrivo di numerosi autobus diretti alle proteste.
Progetto Legislativo di Milei Provoca Preoccupazioni
Parallelamente alle proteste, Milei ha inviato al Congresso un progetto legislativo che motiva le manifestazioni. Il progetto, composto da 664 articoli, propone modifiche o annullamenti a più di 300 leggi. Tra le disposizioni più controverse ci sono l’eliminazione delle elezioni primarie, la dichiarazione dello stato di emergenza pubblica ed economica fino al 31 dicembre 2025 e la privatizzazione delle aziende pubbliche. La mossa di Milei ha sollevato preoccupazioni e alimentato il malcontento tra i vari settori della società argentina.
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(con fonte AdnKronos)
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