Israele: il punto sulla crisi e le azioni militari e diplomatiche
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Situazione in Medio Oriente: operazioni militari in corso
Mentre proseguono i raid israeliani nella Striscia di Gaza a oltre due settimane dall’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre, Israele – che sta trattando sul rilascio degli ostaggi – ha deciso di “rinviare l’operazione di terra”.
Secondo le ultime news di oggi 24 ottobre, le Forze di difesa israeliane hanno reso noto di aver condotto raid contro circa 400 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, uccidendo diversi comandanti e operativi. Le Idf sostengono che i militanti, molti dei quali nascosti nelle moschee, si preparavano al lancio di razzi contro Israele. Colpito anche l’ingresso di un tunnel sulla costa e centri di comando. Tra le vittime ci sono i vice comandanti dei battaglioni di Nuseirat, Shati e Furqan.
Diplomazia e pressioni internazionali
Israele ha deciso di “rinviare l’operazione di terra” nella Striscia di Gaza. In attesa dell’arrivo di altri asset americani nella regione, la rivelazione è arrivata dalla radio dell’Esercito israeliano a meno di una settimana dalla missione in Israele di Joe Biden, che a Benyamin Netanyahu ha confermato il sostegno Usa, ma ha anche ricordato agli israeliani “gli errori” fatti dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 Settembre 2001. Nel frattempo Joe Biden ha avuto in nottata un nuovo contatto telefonico con Benyamin Netanyahu.
Rilascio degli ostaggi
Intanto il ministro dell’Energia israeliano Israel Katz ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild che Israele continua a fare pressioni per il rilascio degli ostaggi del gruppo islamista Hamas dalla Striscia di Gaza.
Visita del presidente francese
A Tel Aviv è arrivato il presidente francese Emmanuel Macron per esprimere la sua “piena solidarietà” a Israele. Tra gli obiettivi della visita dell’inquilino dell’Eliseo, l’idea di convincere Israele a proclamare una “tregua umanitaria” per consentire l’accesso degli aiuti a Gaza, e fare pressione su Hamas affinché liberi tutti gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi islamici.
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto contatti telefonici, i primi dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso, con i ministri degli Esteri di Israele, Eli Cohen, e dell’Autorità nazionale palestinese, Ryad al Maliki.
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(con fonte AdnKronos)
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