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Italia-Algeria, Meloni: “Accordi saranno utili anche a Europa intera”
“Abbiamo bisogno il più possibile di affrontare una situazione geopolitica difficile costruendo il più possibile ponti” e quello tra Italia e Algeri “è uno straordinario ponte che può tornare utile all’Europa intera per l’approvvigionamento” energetico. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa ad Algeri insieme al presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune.
INTERCETTAZIONI – A una domanda sulle intercettazioni, a margine della firma degli accordi ad Algeri, Meloni ha risposto: “È necessario mettere mano alle cose che non funzionano, e quello che non funziona è un certo uso che si fa delle intercettazioni. Dobbiamo cercare le soluzioni più efficaci per capire quali punti che riguardano lo stato di diritto non funzionano, senza la necessità che ciò si traduca in polemiche o scontri”.
Per “mettere mano” alle intercettazioni “non c’è bisogno di uno scontro tra politica e magistratura, credo anzi che si debba lavorare insieme per capire dov’è il meccanismo dello Stato di diritto che non funziona e cercare le soluzioni più efficaci. Questo il ministro Nordio, la magistratura e gli operatori del settore lo sanno meglio di me, io provo a metterci il buon senso: non credo che quando si affrontano queste materie ci si debba scontrare. Le persone di buona volontà capiscono quali sono i problemi e li risolvono, tra persone capaci che hanno a cuore gli interessi della nazione e i suoi valori fondamentali”.
NORDIO – La premier ha poi puntualizzato: “Ho chiesto a tutti i ministri un cronoprogramma: mi piacerebbe lavorare su una calendarizzazione dei lavori del governo nel 2023. Sto organizzando un giro con i diversi ministri. Ci tengo a dire che oggi mi alzo e vedo che, secondo i giornali, ho mille problemi con tanti ministri, anche con Nordio. Con lui ho un rapporto ottimo e ho lottato per averlo al ministero della Giustizia. Le due cose non sono collegate”.
BALNEARI – Sui balneari è possibile un rinvio delle gare, “la questione è complessa. Non ho cambiato sul tema della difesa dei balneari da una direttiva che non andava applicata” ha detto Meloni. “Quello che ora si tratta di capire – ha aggiunto – è quale sia la soluzione più efficace a livello strutturale. Io immagino una soluzione non temporanea, ma strutturale. Convocheremo le associazioni dei balneari prima del voto degli emendamenti per capire se è più efficace la proroga o altre soluzioni, il mio obiettivo è mettere in sicurezza quegli imprenditori”.
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(AdnKronos)
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