
Ue-Russia: “Mosca può disturbare il 40% dei voli europei, serve difesa comune”
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Ue-Russia: ex premier lituano Kubilius denuncia le interferenze Gps e avverte, “Mosca potrebbe testare l’Articolo 5 della Nato entro pochi anni”
“Circa il 40% dei voli in Europa attraversa aree disturbate da apparecchiature russe. È un fenomeno di ampia portata”, denuncia Andrius Kubilius, ex premier lituano e commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, in un’intervista a Open. Le interferenze al segnale Gps sono sempre più frequenti, complicando la navigazione aerea e sollevando timori di sicurezza.
Ue-Russia: provocazioni e “muro dei droni”
Kubilius parla di “provocazioni deliberate” da parte di Mosca, con intrusioni documentate in Polonia, Lituania, Romania e altri Paesi. Per contrastare il rischio, Bruxelles studia un “muro dei droni” lungo il confine Ue con Russia e Bielorussia, combinando intercettori, guerra elettronica e artiglieria antiaerea.
L’ombra di un attacco entro il 2030
Secondo i servizi di Germania, Polonia, Danimarca e Paesi Bassi, la Russia potrebbe “testare l’Articolo 5 della Nato nei prossimi tre o quattro anni”. Per questo l’Unione sta accelerando il piano “Readiness 2030” per colmare le lacune nella difesa e preparare anche la società civile, dagli ospedali ai servizi pubblici, a possibili scenari di conflitto.
Il ruolo dell’Ucraina e l’impegno del Sud Europa
L’Ucraina, spiega Kubilius, ha aumentato la produzione militare da 1 a 35 miliardi di euro e fabbrica milioni di droni: “Il loro know-how è fondamentale per la nostra sicurezza”. Quanto allo scetticismo di Paesi mediterranei come Italia, Spagna e Francia, il commissario avverte che “la Russia è presente anche nel Mediterraneo e nel Nord Africa”: per questo considera strategici i recenti investimenti europei in difesa e industria spaziale.
Ue-Russia: prepararsi oltre le armi
“La prontezza alla difesa non significa solo armi e militari, ma anche protezione della società civile”, ricorda Kubilius, citando il modello finlandese come esempio di preparazione integrata. Un invito a un’Europa più coesa e pronta di fronte alla minaccia russa.
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(con fonte AdnKronos)
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