I comportamenti dei sardi sui fattori di rischio per la salute: analisi dei dati più recenti
I sardi si distinguono per uno stile di vita attivo e una maggiore attenzione ai problemi di peso, pur registrando un aumento dei fumatori e del binge drinking. Le politiche regionali continuano a contrastare obesità, fumo e abuso di alcol
Analizzando i comportamenti dei sardi in relazione ai principali fattori di rischio per la salute, emerge un quadro complesso. Sebbene la Sardegna si distingua per uno stile di vita meno sedentario rispetto ad altre regioni del Sud Italia, ci sono segnali preoccupanti riguardo al consumo di alcol, al fumo e all’obesità.
Attività fisica e vita attiva
La Sardegna si segnala per la sua elevata partecipazione ad attività fisiche. Nel 2023, quasi il 30% della popolazione dai tre anni in su pratica sport in maniera continuativa, superando di 1,5 punti la media nazionale e di 8 punti quella del Mezzogiorno. Questo dato è in costante crescita, segno che l’attività fisica sta diventando uno stile di vita consolidato. Inoltre, il 64% della popolazione conduce una vita attiva, tra sport continuativo, attività fisica saltuaria e leggera.
Obesità e sovrappeso
I dati sulla salute dei sardi mostrano un netto miglioramento nelle condizioni relative al peso corporeo. Nel 2023, il 55,4% della popolazione adulta sarda è normopeso, un dato superiore alla media nazionale e alle altre regioni del Mezzogiorno. Nonostante ciò, circa il 31% della popolazione adulta è sovrappeso, ma questa percentuale è in calo rispetto agli anni precedenti. La Sardegna, con una percentuale di obesi del 10,1%, si trova al di sotto della media nazionale (11,8%) e delle altre regioni del Sud, dove l’obesità è più diffusa.
Fumo: un trend in aumento
Nonostante un generale impegno verso la salute, la Sardegna vede un aumento del numero di fumatori. Nel 2023, il 18,4% della popolazione sarda adulta fuma, una percentuale inferiore alla media nazionale (19,3%), ma in crescita di circa 1,5 punti rispetto al 2022. Inoltre, il consumo di sigarette mostra un cambiamento: aumenta il numero di fumatori leggeri (fino a 5 sigarette al giorno) e cresce anche il numero di grandi fumatori, quelli che superano le 20 sigarette al giorno.
Alcol: consumo moderato, ma preoccupa il binge drinking
Per quanto riguarda il consumo di alcol, i sardi si confermano bevitori moderati. Il 46,3% della popolazione di età superiore agli 11 anni segue le raccomandazioni sulla quantità di alcol per evitare rischi per la salute. Tuttavia, preoccupa il fenomeno del “binge drinking”, che ha visto un aumento, soprattutto tra i giovani. Il 9,8% dei consumatori di alcol in Sardegna pratica questo comportamento, superando la media nazionale e quella delle altre regioni del Mezzogiorno.
Politiche sanitarie regionali
La Sardegna ha avviato diverse iniziative per contrastare i fattori di rischio per la salute. Il Servizio per le Dipendenze delle ASL locali si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione, in particolare per i problemi legati all’abuso di alcol. Inoltre, i programmi di sorveglianza nutrizionale e le campagne informative sono attivi per sensibilizzare la popolazione sulla corretta alimentazione e l’importanza dell’attività fisica.
In ambito di prevenzione del fumo, nel dicembre 2024, la Giunta Regionale ha approvato un finanziamento per potenziare i Centri Antifumo, con un investimento annuale di 110 mila euro per promuovere stili di vita sani e offrire supporto a chi vuole smettere di fumare.
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(con fonte AdnKronos)
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