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Mentre l’inflazione mostra segni di rallentamento, la maggior parte degli italiani adotta strategie di risparmio per fronteggiare l’aumento dei prezzi nel settore alimentare. Ma quali sono le tendenze emergenti dietro questa cautela nei consumi? È quanto emerge dall’aggiornamento dell’osservatorio packaging del largo consumo curato da Nomisma. Al centro del focus la presentazione dei risultati dell’indagine sui comportamenti di consumo degli italiani, sempre più attenti ai temi della salute, della nutrizione e della sostenibilità, con una particolare affondo sul ruolo svolto dal packaging.

Nonostante gli ultimi mesi abbiano visto un rallentamento dell’inflazione, gli italiani persistono nel rivedere con cautela i propri comportamenti di spesa. Un chiaro segnale di questa prudenza è rappresentato dall’88% di coloro che hanno adottato strategie di risparmio per far fronte all’aumento dei prezzi nel settore alimentare. Queste strategie spaziano dall’eliminazione del superfluo all’acquisto mirato di prodotti in promozione, evidenziando una crescente consapevolezza del valore del denaro tra i consumatori.

Parallelamente, si osserva un interesse crescente verso il contenimento degli sprechi e verso tematiche legate alla salute e alla sostenibilità. Questi fattori stanno diventando determinanti nella scelta dei prodotti, influenzando direttamente il carrello alimentare degli italiani nel 2024. La tendenza generale è verso una selezione di alimenti e bevande più sobri, salutari e sostenibili, riflettendo un cambio di paradigma nel modo in cui i consumatori approcciano l’acquisto e il consumo di prodotti quotidiani.

La crescente attenzione verso la salute e la sostenibilità si manifesta nel carrello alimentare degli italiani. Per il 46% dei connazionali, l’alimentazione corretta e uno stile di vita sano hanno un impatto significativo sulla salute fisica e mentale. Per 1 italiano su 2 il motivo principale che spinge a seguire un’alimentazione sana, salutare ed equilibrata è il sentirsi bene con se stessi, mentre per il 42% dei rispondenti è legato alla prevenzione di malattie o disturbi di salute, o al mantenersi in forma (41%).

Questo interesse si traduce in una domanda in costante crescita di prodotti alimentari “free from”, trainata in particolare dai prodotti senza zuccheri aggiunti.

La sostenibilità del packaging gioca un ruolo cruciale nelle scelte di acquisto degli italiani. Per il 62% dei consumatori, la sostenibilità è un elemento fondamentale da considerare, e per quasi un terzo di loro influisce direttamente sulle decisioni di spesa. La ricerca evidenzia che il 66% degli italiani considera il packaging un fattore decisivo nelle loro scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per il 50% rappresenta un aspetto cruciale per rendere i prodotti più rispettosi dell’ambiente.

Le famiglie italiane cercano principalmente un packaging che presenti un eccesso di imballaggio limitato (45%), che sia completamente riciclabile (43%), compostabile/biodegradabile (38%), realizzato con materiali riciclati (35%), o privo di plastica (29%). Inoltre, c’è un’attenzione crescente per le confezioni riutilizzabili e prodotte con un uso responsabile delle risorse.

l packaging riveste un ruolo chiave anche nel settore dell’healthy food, ossia gli alimenti e bevande salutari, e vegan. Nei prodotti vegani e vegetariani i consumatori cercano certificazioni che attestino l’origine vegetale degli ingredienti (54%), oltre a una sostenibilità ambientale della confezione (51%), informazioni nutrizionali dettagliate (44%), presenza di immagini che richiamano il mondo veg (32%) e materiali del packaging (32%).

La ricerca condotta da Nomisma rivela un duplice orientamento degli italiani quando si tratta di acquistare prodotti alimentari orientati alla salute e al benessere. Da un lato, vi è una marcata preferenza per la presenza di specifici ingredienti con effetti benefici, come antiossidanti, fibre e vitamine, sottolineata dal 42% dei consumatori. Dall’altro, emerge un interesse altrettanto significativo per l’assenza o la riduzione di ingredienti indesiderati, come zuccheri, additivi e conservanti, indicato dal 37% degli intervistati.

Inoltre, la presenza sempre più diffusa di alimenti e bevande “rich-in” e “free from” nel carrello degli italiani testimonia un cambiamento tangibile nelle abitudini di consumo. Queste tendenze sono particolarmente evidenti tra le donne e i consumatori under 45, sottolineando una crescente consapevolezza e una maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti alimentari.

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(con fonte AdnKronos)

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