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Notte di raid da parte di Israele, nei cieli siriani. I caccia da combattimento e i droni con Stella di David, hanno colpito alcuni obiettivi vicino a Damasco poco prima della mezzanotte. L’obiettivo, secondo quanto dichiarato da alti funzionari dell’Idf, sono state alcune basi filo iraniane e filo palestinesi, dove si stavano preparando degli attacchi con dei droni, da compiere oltre confine, nel territorio settentrionale di Israele. Nell’attacco, secondo fonti israeliane, sono stati uccisi “28 terroristi sostenuti dall’Iran: 15 soldati siriani, 8 iraniani e 4 membri di Hezbollah.
I servizi segreti israeliani, stavano monitorando i movimenti delle brigate al-Quds, e i movimenti degli ultimi giorni, hanno spinto le forze armate israeliane a intervenire tempestivamente per scongiurare pericoli alla popolazione del paese con la Stella di David.
L’Idf, per contrastare le eventuali rappresaglie, ha dispiegato poco prima dei raid tutta una serie di batterie anti-missili Iron Dome, in aggiunta a quelle già dislocate al nord del paese.
Israele ha chiuso lo spazio aereo nelle vicinanze delle Altura del Golan: diramato il divieto di volare sotto i 5000 piedi.
In piena campagna elettorale, il Primo Ministro Netanyahu ha convocato d’urgenza sulla sicurezza presso la sede del Ministero della Difesa a Tel Aviv. “L’Iran non può pensare di agire indisturbato, dove e come gli pare – ha dichiarato Netanyahu: siamo pronti ad affrontare e fronteggiare ogni opzione per difenderci dal terrorismo”. L’obiettivo “Politico” dei raid, come ha lasciato trasparire il premier uscente, è quello di mandare un messaggio al paese degli ayatollah, nel quale il paese con la Stella di David, “informa” l’Iran che non gli sarà permesso di stabilirsi in Siria.

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