Crosetto lancia l’allarme sulla guerra ibrida in Italia
Il ministro della Difesa avverte sui rischi della guerra ibrida
Nel suo nuovo non paper, il ministro della Difesa Guido Crosetto lancia un allarme severo sulla guerra ibrida, definendola un conflitto continuo e invisibile, capace di colpire infrastrutture critiche, servizi essenziali e persino il patrimonio cognitivo dei cittadini. Il documento denuncia una minaccia incessante che, senza un cambio di approccio, potrebbe causare “un danno catastrofico”.
Una guerra ibrida combattuta giorno e notte
Crosetto sottolinea che gli attacchi ibridi — tra disinformazione, guerra cognitiva e operazioni cyber — mirano a paralizzare trasporti, sanità, industria, sistemi bancari e dati sensibili come stipendi e pensioni. Il ministro avverte che attori malevoli, anche legati a governi stranieri, approfittano della mancata reazione occidentale.
Necessaria una postura difensiva e proattiva
Secondo il non paper, l’Italia deve passare rapidamente da una postura “contenitiva” a una difensiva e proattiva, tanto sul piano nazionale quanto all’interno delle alleanze internazionali. La guerra ibrida richiede risposte tempestive, analoghe a quelle previste per violazioni di spazi aerei o acque territoriali.
Il ruolo decisivo dell’Unione Europea
Crosetto chiede che le istituzioni europee assumano un ruolo guida: norme comuni contro la disinformazione, un centro operativo dedicato alle minacce ibride, sistemi di certificazione delle notizie, investimenti in educazione digitale e programmi di alfabetizzazione civica. Cittadini più consapevoli, afferma, rappresentano la prima linea di difesa.
Una riforma strutturale della difesa cyber
Il ministro propone l’aggiornamento urgente del quadro normativo per trasformare lo spazio cyber in un vero “campo di operazioni”. Prevede la creazione di un’Arma Cyber con un organico finale di circa 5.000 unità, e una capacità iniziale di 1.200–1.500 operatori attivi h24. È prevista inoltre l’istituzione di un Centro per il Contrasto alla Guerra Ibrida, con strumenti di comando, controllo e condivisione delle migliori pratiche.
“Il momento per agire è adesso”
Crosetto definisce queste misure non come opzioni, ma come condizioni necessarie per proteggere cittadini e istituzioni. Le “bombe” ibride, afferma, cadono ogni giorno, e la priorità non è più chiedersi cosa fare, ma con quale velocità implementare una difesa realmente efficace.
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(con fonte AdnKronos)
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