Israele, Haskel vs Macron: “Premia Hamas con il riconoscimento della Palestina”
La viceministra degli Esteri israeliana elogia la prudenza di Meloni e critica la Flotilla
Haskel vs Macron, 25 settembre 2025 – “Più di 130, forse 150 Paesi hanno già riconosciuto la Palestina. È cambiato qualcosa? No. La realtà è che questi Stati hanno scelto di premiare Hamas, un’organizzazione terroristica, subito dopo il peggior massacro di ebrei dalla Shoah”. Così Sharren Haskel, viceministra degli Esteri israeliana, parla all’Adnkronos durante l’Assemblea Generale dell’Onu, mentre Francia, Regno Unito e Australia annunciano il riconoscimento dello Stato palestinese.
Haskel vs Macron: “Francia ha spinto corrompendo altri Paesi”
Durissimo l’affondo contro Parigi: “La Francia ha guidato, celebrato e spinto questo processo, in alcuni casi persino corrompendo altri Paesi per ottenere la dichiarazione. Ci deve essere una risposta diplomatica forte. Il nostro primo ministro deciderà al suo ritorno in Israele”, afferma Haskel.
Italia prudente, Meloni “più realista”
L’Italia, che non intende per ora riconoscere la Palestina e ha definito “sproporzionate” le recenti operazioni militari israeliane, riceve invece parole di apprezzamento. “Il governo Meloni è molto più realistico e comprende i problemi del Medio Oriente, un approccio che Macron non ha. Questo conflitto non è solo territoriale ma religioso e culturale: il territorio da solo non lo risolverà”, osserva la viceministra.
“Macron ha cancellato il cessate il fuoco”
Haskel accusa il presidente francese di aver compromesso i negoziati: “Spingendo unilateralmente per una soluzione, senza parlare con l’altra parte, ha favorito Hamas in un momento delicato. Hamas ha capito che più a lungo dura la guerra, più sarà premiata da Macron e dai suoi alleati. Così la possibilità di un cessate il fuoco diplomatico è svanita e l’unica opzione rimasta è stata quella militare”.
Risposta alle accuse di crimini di guerra
Alla domanda sulle proteste italiane e sull’accusa a Israele di crimini contro l’umanità, Haskel replica: “I crimini contro l’umanità li ha commessi Hamas contro gli israeliani. Israele rispetta il diritto internazionale e la Convenzione di Ginevra. Ci sono menzogne e propaganda: come ha detto anche Trump, si è o dalla parte di Israele o dalla parte di Hamas. Non ci sono vie di mezzo. L’unico modo per liberare gli ostaggi è la pressione militare”.
Sul riconoscimento della Palestina e la Flotilla
Commentando la risoluzione italiana che condiziona il riconoscimento della Palestina al rilascio degli ostaggi e all’esclusione di Hamas dal governo, la viceministra afferma: “Capisco la posizione, ma questo non è il momento di parlarne: siamo nel mezzo di una delle guerre più dure della nostra storia, su sei fronti diversi contro eserciti e proxy iraniani”.
Quanto alla Global Sumud Flotilla, Haskel accusa: “Questa flottiglia è finanziata da persone affiliate a Hamas, in cerca di attenzione. Gli aiuti che portano sono dieci volte inferiori a quelli già disponibili a Gaza e che l’Onu non riesce a distribuire. Con l’Italia, nel programma ‘Food for Gaza’, tutti gli aiuti sono arrivati. La cooperazione funziona solo se il partner è affidabile”.
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(con fonte AdnKronos)
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