
Vertice Brics a Rio senza Xi e Putin: unità del blocco sotto esame
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Assenti i leader di Cina e Russia; sul tavolo la condanna dei dazi “indiscriminati” di Trump e una fitta agenda su clima, WTO e riforma della governance globale
Si apre oggi a Rio de Janeiro il vertice del gruppo Brics, ma con due pesanti assenze: né Xi Jinping, né Vladimir Putin saranno presenti. Al posto del presidente cinese, parteciperà il premier Li Qiang, mentre la Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov, con Putin collegato in videoconferenza. Le assenze, legate rispettivamente a impegni interni non precisati e al mandato della Corte penale internazionale nei confronti del leader russo, rischiano di ridimensionare l’impatto politico del summit.
Dazi Usa al centro della critica
Secondo una bozza delle conclusioni del vertice, i Brics condanneranno i dazi commerciali “indiscriminati” imposti dagli Stati Uniti, definendoli illegali e dannosi per l’economia globale. Il riferimento è diretto alle recenti misure tariffarie annunciate dal presidente Donald Trump, che hanno sollevato forti preoccupazioni tra le economie emergenti.
Un gruppo allargato, ma meno coeso
L’ingresso recente di Indonesia, Iran, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti ha ampliato il peso demografico ed economico del gruppo, ma anche la sua eterogeneità. Le divergenze interne su questioni come la riforma del Consiglio di Sicurezza Onu, la transizione energetica e la proposta di una valuta comune rendono complessa qualsiasi azione coordinata. L’India si oppone all’introduzione di una moneta alternativa al dollaro, mentre le priorità ambientali di Brasile e Sudafrica si scontrano con gli interessi petroliferi di altri membri.
L’agenda del Brasile
Il governo brasiliano, ospitante del vertice, punta a usare l’occasione per promuovere un’agenda multilaterale: cooperazione sui vaccini, transizione verde e revisione delle regole del WTO, con la proposta di estendere a tutti i membri lo status di “nazione più favorita”. Secondo l’ambasciatore Antonio Patriota, la multipolarità rappresenta un’opportunità, non una minaccia, e va colta ora per riformare l’ordine globale senza attendere un nuovo conflitto.
Prospettive incerte
Il summit di Rio sarà un banco di prova per il futuro politico dei Brics. Le fratture interne e le assenze al vertice alimentano dubbi sulla coesione del gruppo e sulla sua reale capacità di incidere nello scenario internazionale. Se da un lato l’espansione ha rafforzato il peso del blocco, dall’altro ha evidenziato le difficoltà di gestione di un’alleanza sempre più eterogenea.
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(con fonte AdnKronos)
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