
Dengue e West Nile, l’Italia è a rischio: l’allarme degli igienisti per l’estate
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La Siti sollecita un’azione urgente contro la diffusione delle arbovirosi: servono disinfestazioni mirate, informazione ai cittadini e nuove risorse per il Piano nazionale. Preoccupa l’aumento dei focolai autoctoni.
Il cambiamento climatico sta alterando profondamente gli scenari epidemiologici globali e rende l’Italia sempre più esposta alla diffusione delle arbovirosi, malattie trasmesse da vettori come le zanzare. Con l’arrivo della stagione calda, l’allarme si riaccende: Dengue, West Nile e altre infezioni virali rappresentano una concreta minaccia per la salute pubblica.
La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) lancia un appello urgente per rilanciare le misure previste dal Piano nazionale prevenzione arbovirosi (Pnpa), ormai prossimo alla scadenza, chiedendo un’azione decisa da parte delle istituzioni e delle amministrazioni locali.
Prevenzione, disinfestazione e coinvolgimento dei territori
“La prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo”, ha dichiarato Enrico Di Rosa, presidente della Siti. “Ignorare il rischio e agire in ritardo può avere gravi conseguenze sanitarie”. Secondo Di Rosa, è indispensabile che le amministrazioni locali si sentano responsabili, stanziando risorse e promuovendo una collaborazione sistematica tra igienisti, veterinari e operatori ambientali secondo l’approccio One Health.
Gli esperti insistono sulla necessità di intensificare i controlli e le disinfestazioni contro le zanzare, rimuovendo tempestivamente i focolai di riproduzione. Solo un’azione capillare e programmata può evitare che la proliferazione dei vettori raggiunga livelli critici.
Informare i cittadini è decisivo per contenere il rischio
La Siti sottolinea anche l’importanza della comunicazione pubblica. Una cittadinanza informata rappresenta un elemento fondamentale per la buona riuscita delle strategie di controllo. Le amministrazioni locali, affermano i medici igienisti, sono nella posizione ideale per diffondere messaggi chiari, attraverso campagne mirate e iniziative comunitarie.
Boom di casi nel 2024: focolai autoctoni in crescita
Nel 2024, l’Italia ha registrato un numero record di casi di Dengue, con focolai autoctoni in diverse regioni. Tra questi spicca quello nelle Marche, uno dei più vasti mai segnalati in Europa. Anche il virus West Nile ha mostrato un’espansione progressiva, sia in termini di casi che di aree coinvolte, con rilevamenti recenti anche nel Regno Unito.
“Non possiamo permetterci di abbassare la guardia – avverte la Siti –. La minaccia è concreta e in crescita: serve un coordinamento tra livelli istituzionali e un impegno costante nella prevenzione”.
Vaccinazioni e viaggi: attenzione alle aree a rischio
Per alcune arbovirosi sono disponibili vaccini, raccomandati soprattutto ai viaggiatori diretti in zone endemiche o alle persone con condizioni cliniche a rischio. La Siti ricorda l’importanza del counselling vaccinale personalizzato, per fornire indicazioni appropriate in base alla destinazione e al profilo sanitario individuale.
Un impegno condiviso per proteggere la salute pubblica
La Società italiana di igiene ribadisce la propria disponibilità a collaborare con istituzioni e territori per definire e attuare strategie efficaci di prevenzione e informazione. In un contesto in cui le infezioni arbovirali sono sempre più frequenti anche in Europa, è essenziale intervenire in anticipo, con un approccio integrato e multidisciplinare.
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(con fonte AdnKronos)
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