Bologna, muore a 19 anni dopo una rissa: indagati per omicidio preterintenzionale
Eddine Essefi è deceduto dopo una colluttazione nel quartiere Barca. Aperto un fascicolo, decisiva l’autopsia per chiarire le cause del decesso
Prende sempre più corpo l’ipotesi di una morte violenta dietro il decesso di Eddine Essefi, il ragazzo di 19 anni morto nella notte tra venerdì e sabato presso l’ospedale Maggiore di Bologna, dopo un soccorso d’urgenza nella zona del quartiere Barca.
I carabinieri, coordinati dalla Procura di Bologna, hanno escluso la pista iniziale dell’abuso di alcol, orientandosi invece su una colluttazione avvenuta per futili motivi. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe caduto a terra battendo violentemente la testa, dopo essere stato aggredito e urtato da un motorino guidato da altri due ragazzi.
Una dinamica che trova conferma anche nelle dichiarazioni della fidanzata della vittima, presente con lui sia prima che durante i tragici eventi. L’autopsia, disposta nelle prossime ore, sarà fondamentale per stabilire le cause esatte della morte. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale, al momento contro ignoti.
Dopo aver appreso la notizia, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha contattato telefonicamente la parrocchia di Sant’Andrea della Barca, situata nei pressi del luogo dell’aggressione, per esprimere vicinanza alla comunità e ai conoscenti di Eddine Essefi.
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(con fonte AdnKronos)
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