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Duro scontro in Aula durante il dibattito sulla riforma della giustizia. Le accuse reciproche tra deputati di schieramenti opposti accendono il confronto
Durante l’esame della riforma della giustizia in Aula, il deputato Marco Grimaldi, appartenente ad Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha evocato il rapporto tra il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e Marcello Dell’Utri. Grimaldi ha ripercorso dettagli del passato, soffermandosi su versamenti in denaro che Berlusconi avrebbe effettuato a favore dell’ex senatore Dell’Utri nel corso degli anni. Questo intervento ha immediatamente suscitato reazioni veementi tra i parlamentari presenti, soprattutto da parte degli esponenti di Forza Italia.
La risposta infuocata di Forza Italia
Marcello Pittalis, deputato di Forza Italia, ha preso la parola per replicare alle affermazioni di Grimaldi, utilizzando toni duri: “Non consentiamo a pattume, omuncoli, scappati di casa di offendere la memoria di Silvio Berlusconi”. Queste parole, accolte da applausi e una standing ovation dai suoi colleghi di partito, hanno ulteriormente inasprito il clima. Tuttavia, l’intervento di Pittalis non ha placato le tensioni, anzi, ha portato a nuove accuse e richieste di intervento da parte degli altri gruppi politici.
Bonelli e Guerra: critiche al linguaggio utilizzato
Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, ha risposto alle dichiarazioni di Pittalis con un attacco diretto: “Non accettiamo lezioni dal gruppo di Forza Italia. In questo gruppo non ci sono condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso”. Bonelli ha inoltre chiesto un richiamo formale nei confronti del deputato di Forza Italia.
Alla sua richiesta si è unita Cecilia Guerra, del Partito Democratico, che ha denunciato un clima di offese personali. Guerra ha ricordato episodi recenti, come le presunte offese violente rivolte al deputato Grimaldi e alla collega Debora Serracchiani, quest’ultima definita “stronza” da una deputata di Forza Italia, Laura Ravetto.
Interventi finali: una difesa di Berlusconi e la lettura della sentenza
A chiudere il dibattito sono stati Laura Ravetto, deputata della Lega, e Vittoria Baldino, del Movimento 5 Stelle. Ravetto ha difeso l’operato dei governi Berlusconi, elencando le numerose misure adottate contro la mafia durante il suo mandato. Baldino, però, ha replicato leggendo il dispositivo della sentenza che aveva condannato Berlusconi, spostando nuovamente l’attenzione sulle controversie legali che hanno segnato la carriera dell’ex premier.
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(con fonte AdnKronos)