Offensiva jihadista scuote il governo di Assad. L’HTS conquista l’aeroporto di Aleppo e avanza verso Hama. Assad annuncia resistenza totale
La Siria si trova in uno dei momenti più critici della guerra civile, con un’escalation che sta mettendo a dura prova il regime di Bashar al-Assad. Le forze jihadiste filo-turche, guidate dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS), hanno conquistato territori chiave nelle province di Aleppo e Idlib e stanno avanzando nella campagna settentrionale della provincia di Hama.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), l’HTS ha preso il controllo dell’aeroporto internazionale di Aleppo, il primo scalo civile caduto nelle mani dei ribelli, segnando un punto di svolta simbolico e strategico. Gli insorti continuano a guadagnare terreno, prendendo il controllo di diverse città e villaggi nel nord di Hama, mentre si registrano notizie di una ritirata delle forze governative. Radio Sham FM, vicina al regime, ha confermato l’ingresso dei ribelli nella città di Mork.
Il ministero della Difesa siriano ha smentito le notizie di un ritiro, affermando che le forze armate sono saldamente posizionate nella regione e pronte a respingere ogni attacco. Tuttavia, fonti militari hanno ammesso la difficoltà di contenere l’avanzata nemica, parlando di “battaglie feroci” e di una strategia di ridispiegamento per rafforzare le linee difensive e preparare un contrattacco.
Nel frattempo, il presidente Assad ha ribadito l’intenzione di combattere fino alla sconfitta totale dei “terroristi”. In una telefonata con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Assad ha dichiarato che la Siria, con l’aiuto dei suoi alleati, è in grado di difendere la propria stabilità e integrità territoriale.
A supporto del regime, l’aviazione russa ha lanciato raid missilistici contro le postazioni ribelli, uccidendo almeno 300 combattenti in un solo giorno, secondo fonti della difesa di Mosca. Tuttavia, i ribelli sembrano mantenere l’iniziativa.
Ad Aleppo, sotto il controllo parziale dei gruppi armati, è stato imposto un coprifuoco di 24 ore per garantire “la sicurezza degli abitanti e delle proprietà”, come riferito dalla CNN. L’offensiva jihadista ha già causato almeno 327 morti da mercoledì scorso, rendendo la situazione sempre più drammatica per la popolazione civile.