
Omicidio Sharon Verzeni: emerge una pista su Scientology
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La criminologa Bruzzone esclude un’aggressione casuale, mentre emergono dettagli sulle frequentazioni della vittima e sulle possibili piste investigative
Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, Bergamo, continuano a esplorare diverse piste, compresa quella di un possibile legame con Scientology. Alcune indiscrezioni suggeriscono che la giovane, che stava frequentando un corso prematrimoniale cattolico, avesse manifestato interesse per Scientology, partecipando a riunioni serali in un paese vicino.
Nonostante ciò, il parroco di Terno d’Isola, intervistato dall’Adnkronos, non sembra convinto di un coinvolgimento profondo della donna con Scientology, affermando che Sharon appariva decisa nella sua scelta di celebrare un matrimonio religioso cattolico. Tuttavia, la criminologa Roberta Bruzzone respinge l’idea di un’aggressione improvvisa da parte di uno sconosciuto, sostenendo che Sharon conoscesse il suo assassino e avesse interagito con lui prima dell’omicidio.
Bruzzone basa questa convinzione sull’analisi dei dati del contapassi di Sharon, che mostrano un’anomala lentezza nel percorrere una breve distanza, suggerendo un incontro prolungato con l’aggressore. A supporto di questa tesi, gli investigatori hanno individuato una traccia genetica sulla scena del crimine, avviando test del DNA mirati tra i residenti della zona, alla ricerca di un profilo specifico che possa condurre al colpevole.
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(con fonte AdnKronos)