
Morte Navalny: uomo coraggioso che ha sfidato Putin
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Il suo testamento: “Non arrendetevi”
Alexei Navalny, il famoso dissidente russo, è morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo Nenets. Secondo l’agenzia Tass, Navalny ha avvertito un malore dopo una passeggiata, e nonostante tutti gli sforzi di rianimazione, non è stato possibile salvarlo. Le cause del decesso sono attualmente oggetto di indagine.
Il messaggio di Navalny nel caso in cui venisse ucciso è diventato tristemente profetico: “Il mio messaggio nel caso mi uccidano è molto semplice: non arrendetevi”. Nell’intervista del 2022 per il documentario della Cnn ‘Navalny’, aveva sottolineato che la forza risiede nell’unità e nell’azione contro l’oppressione.
Reazioni internazionali e accuse a Putin
L’Occidente ha reagito duramente alla notizia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha accusato direttamente Vladimir Putin dell’omicidio di Navalny. Anche l’Unione Europea ha espresso la sua condanna, definendo Navalny “un uomo coraggioso, un esempio che dava speranza ai democratici di tutto il mondo”.
Joe Biden è stato informato della morte di Navalny, ma l’amministrazione statunitense sta ancora cercando di confermare in modo indipendente la notizia prima di rilasciare dichiarazioni definitive.
Appello dell’ONU per un’indagine credibile
L’ONU ha esortato le autorità russe a garantire un’inchiesta credibile sulla morte di Navalny. “Se qualcuno muore mentre si trova sotto custodia dello Stato, si presume che lo Stato sia responsabile, una responsabilità che può essere confutata solo attraverso un’inchiesta imparziale e trasparente condotta da un organismo indipendente”, ha dichiarato la portavoce dell’ufficio per i diritti umani dell’ONU, Liz Throssell.
Eredità di Navalny e la lotta per la democrazia
Navalny, avvelenato in precedenza e curato in Germania, aveva voluto tornare in Russia per continuare la sua lotta per la democrazia. La sua morte solleva preoccupazioni sullo stato dei diritti umani e della democrazia in Russia, portando il mondo a riflettere sulla sua eredità e sulle sfide ancora presenti nella difesa dei valori democratici.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
Flash20 ore ago
Sparatoria Capodimonte Napoli ucciso 33enne in auto
-
Sport20 ore ago
Atp Pechino Musetti fischiato dopo frasi contro i cinesi
-
News18 ore ago
“Sparate alla Meloni”: scritta minacciosa a Prato, La Porta denuncia
-
News20 ore ago
Retata borseggiatori metropolitana Roma: 14 arresti in flagranza