Consegna bombe a grappolo Ucraina: divisioni tra gli alleati Usa
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Reazioni contrastanti degli alleati di Washington sulla decisione statunitense
La recente consegna di controverse bombe a grappolo all’Ucraina da parte degli Stati Uniti ha suscitato divisioni tra gli alleati di Washington. Molti paesi firmatari della Convenzione del 2008, tra cui Regno Unito, Spagna, Canada e Italia, hanno espresso la loro disapprovazione nei confronti di questa decisione presa dall’amministrazione Biden. Questi paesi aderiscono ai trattati che vietano la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle bombe a grappolo. D’altra parte, la Russia ritiene che la consegna di tali armi alle truppe ucraine rappresenti un passo verso una potenziale guerra mondiale.
Motivazioni e reazioni dei paesi coinvolti
Le bombe a grappolo fanno parte di un pacchetto di aiuti militari del valore di circa 800 milioni di dollari inviato all’Ucraina dagli Stati Uniti. La decisione del presidente Biden è stata definita “difficile” e ha trovato giustificazione nella carenza di munizioni tradizionali occidentali e nei timori legati al ritmo più lento della controffensiva ucraina rispetto alle aspettative.
In risposta a questa decisione, molti paesi hanno ribadito il loro impegno a rispettare la Convenzione che vieta l’uso delle bombe a grappolo. Il premier italiano Giorgia Meloni ha condannato l’aggressione russa contro l’Ucraina, sottolineando l’adesione dell’Italia ai trattati che vietano tali armi. Anche il Regno Unito, la Spagna e il Canada hanno espresso la loro opposizione all’uso di bombe a grappolo, mantenendo il loro impegno a sostenere l’Ucraina attraverso altre forme di supporto militare.
Posizione dell’Ucraina e reazioni della Russia
L’Ucraina ha assicurato che nell’uso delle bombe a grappolo rispetterà cinque regole, tra cui l’esclusione del loro utilizzo nelle città e sul territorio russo ufficialmente riconosciuto. Secondo il ministro della Difesa ucraino, Olexsii Reznikov, l’obiettivo è utilizzare queste armi solo per liberare i territori ucraini e risparmiare vite di soldati e civili. L’Ucraina si impegna inoltre a tenere un registro delle zone in cui verranno utilizzate queste bombe e a effettuare operazioni di sminamento una volta liberate le aree interessate.
La Russia ha condannato la decisione degli Stati Uniti, accusando l’amministrazione Biden di alimentare tensioni e provocare una potenziale guerra nucleare. Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale russo, ha espresso preoccupazione riguardo al rischio di una terza guerra mondiale causato dalla fornitura di bombe a grappolo e dalla promessa di adesione della NATO da parte dell’Ucraina.
Le bombe a grappolo, o cluster munitions, sono armi che si frammentano in volo rilasciando una serie di cariche esplosive su un’ampia area. Tuttavia, molte di queste bombe non esplodono immediatamente, trasformandosi in mine che rappresentano una minaccia per i civili anche a distanza di anni. Ciò ha portato molti paesi a sostenere il divieto di tali armi attraverso la Convenzione del 2008.
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(con fonte AdnKronos)
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