Riuso e riciclo, gli italiani e l’economia circolare
Negli ultimi 3 anni, quasi 1 italiano su 2 (45%) ha acquistato un prodotto usato e 1 su 3 (36%) un prodotto ricondizionato o rigenerato; per 8 italiani su 10 è importante ridurre il packaging. Sono alcuni dei risultati dell’indagine, realizzata da Cen e Legacoop in collaborazione con Ipsos, su un campione rappresentativo di cittadini, presentata oggi in occasione della Conferenza sull’economia circolare.
Gli italiani sposano, dunque, l’economia circolare ma quali sono le modalità preferite? Leasing (63%), noleggio (63%) e sharing (50%) vengono utilizzati soprattutto per auto e moto; l’acquisto dell’usato per abbigliamento e accessori (37%); l’usato rigenerato riguarda prodotti tech (66%); l’acquisto di prodotti nuovi con leggeri difetti per gli elettrodomestici (39%).
Eppure, per il 32% delle persone, viviamo in una società poco abituata al riuso, per il 28%, le persone preferiscono avere sempre l’ultimo modello uscito sul mercato. Questi i due principali limiti alla diffusione dei prodotti usati, ricondizionati o rigenerati.
L’acquisto di beni, prodotti e servizi è ritenuto più costoso ma anche quello più semplice da utilizzare, mentre lo sharing è considerato dal 34% delle persone intervistate quello che porta più vantaggi ambientali. Rispetto al nuovo, il prodotto usato rigenerato o ricondizionato è considerato meno duraturo dal 46% del campione, meno affidabile dal 36%, meno facile da trovare dal 31% delle persone coinvolte nel sondaggio. Nelle decisioni di acquisto, gli italiani sono attenti a considerare la durata del prodotto (87%), il fatto che sia riparabile (83%), riciclabile (81%) e sono influenzati dalle recensioni di altri consumatori (il 79%). Tendono a fidarsi delle comunicazioni pubblicitarie sulla sostenibilità.
LE SCELTE DEI GIOVANI. Leasing, noleggio e sharing sono utilizzati più della media (+ 10-11%) dalla fascia di popolazione di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Gli under 30, però, sono i più scettici circa le proposte per incentivare un approccio più circolare alle scelte d’acquisto. Hanno poca fiducia nella capacità di migliorare la governance del settore.
Secondo il sondaggio, poi, il timore di essere truffati è un elemento frenante sia nella vendita che nell’acquisto di beni usati: 29% e 49%, rispettivamente, degli intervistati ha espresso questa paura. Oltre a tale motivo, anche tempo e impegno richiesti sono considerati limiti alla vendita di prodotti usati (31%). La scarsa conoscenza del mercato e dei prezzi è un ulteriore disincentivo relativamente all’acquisto di prodotti usati per il 29% degli intervistati.
Il packaging. Oltre l’80% delle persone intervistate ritiene che ridurre il packaging sia importante. Inoltre, per l’84% degli italiani, è molto o abbastanza importante che l’imballaggio sia realizzato con materiale riciclabile. L’83% reputa molto o abbastanza importante che sia riutilizzabile più volte e realizzato con materiali riutilizzabili in maniera ecologica, consentendo una riduzione dei consumi di acqua, energia e altre risorse.
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(AdnKronos)
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