Reddito di cittadinanza, famiglie e single: le ipotesi

Dal Reddito di Cittadinanza alla Misura di inclusione attiva. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato a ‘La Repubblica’ che l’occupabile non avrà un sussidio ma una politica attiva che prevede anche un’indennità di partecipazione. La vecchia logica del Reddito di cittadinanza non esiste più e la nuova politica non ha lo scopo di punire le persone. Inoltre, le famiglie numerose in difficoltà riceveranno un sostegno maggiore di quello attuale perché i minori vanno protetti.
Calderone ha affermato che la platea di persone che beneficeranno della nuova politica attiva non è statica e che i numeri che sono stati divulgati in questi giorni appartengono a una bozza di lavoro superata. Inoltre, le famiglie numerose riceveranno un sostegno maggiore grazie all’apporto fornito dall’Assegno unico per i figli, in modo tale da ricevere più di ora. L’aiuto per l’affitto andrà a chi ne ha veramente bisogno, come le famiglie con figli e gli over 60. La pensione di cittadinanza sarà inclusa nella nuova misura.
La riforma del reddito di cittadinanza si chiamerà Mia (Misura di inclusione attiva) e potrebbe prendere il via nel 2023, al termine della proroga di sette mesi concessa all’attuale Rdc. Federico Freni, parlamentare della Lega e sottosegretario al ministero dell’Economia, ha dichiarato ad Agorà Rai Tre che Mia nasce dalla volontà di risolvere il tema delle politiche attive e di spostare il sussidio sul tema della politica attiva. Ci sarà quindi una concorrenza tra lavoro e Reddito di cittadinanza entro certi limiti e con determinate possibilità.
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(con fonte AdnKronos)
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