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E’ stato ritrovato cadavere l’allievo disperso nell’incidente avvenuto ieri nei pressi dell’aeroporto Roma Urbe. Il ragazzo è annegato, non essendo stato in grado di sganciare la cintura di sicurezza appena dopo l’impatto con le acque. Salvo invece l’istruttore, come dicevamo ieri, che ha riportato fratture multiple ma è già in via di guarigione, tanto da aver rilasciato la sua versione sui quanto accaduto: poco dopo una manovra sulla pista dell’aeroporto Urbe, il velivolo ha ripreso quota ma ad un certo punto ha iniziato ad avvitarsi su se stesso ed è stato in quel momento che l’istruttore ha detto all’allievo di provare un ammaraggio e che non appena il velivolo avesse toccato le acque del fiume, di sganciare le cinture e lanciarsi fuori. Purtroppo però il ragazzo non è riuscito a sganciare la propria cintura ed è finito sott’acqua insieme all’aeromobile.

Vigili del fuoco in azione nella Capitale, dove un aereo biposto è precipitato nel fiume Tevere nelle immediate adiacenze dell’Aeroporto Roma Urbe (per l’esattezza tra via Vitorchiano e l’aeroporto Urbe). Oltre ai pompieri sul posto soccorritori e forze dell’ordine, per delimitare la zona interessata dall’incidente del velivolo. A bordo due persone, una delle quali è stata recuperata e tratta in salvo, mentre l’altra risulta essere dispersa. L’uomo, pare sia l’istruttore del volo di addestramento precipitato ed è stato trasportato in codice rosso in un nosocomio della Capitale ma non è in pericolo di vita. Elicottero in volo e sommozzatori stanno effettuando le ricerche dell’allievo, di cui al momento non c’è traccia.

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