Vertice Putin Trump a Budapest, Lavrov: “Dipenderà dagli Stati Uniti”
Lavrov apre alla possibilità di un vertice Putin Trump a Budapest ma che questo dipende dagli Usa
Il vertice Putin Trump a Budapest “dipenderà dagli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista al canale ungherese Ultrahang, confermando che l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump resta sul tavolo ma non ancora programmato.
Lavrov ha aggiunto che “la questione territoriale in Ucraina viene discussa in vari formati” e che “Putin l’ha sollevata durante il suo incontro con Trump”. Il ministro russo ha poi spiegato che il colloquio con il segretario di Stato americano Marco Rubio “è andato tanto bene” che “gli Stati Uniti non hanno ritenuto necessario un incontro di persona”.
Peskov: “Nessun annullamento del vertice Putin Trump a Budapest”
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha chiarito che non è corretto parlare di cancellazione del vertice Putin Trump a Budapest, poiché non era mai stata fissata una data ufficiale. “Ricordiamo che non c’è stato un accordo chiaro su date concrete per il vertice. Quindi sarebbe sbagliato dire che questo vertice è stato annullato”, ha spiegato Peskov, aggiungendo che “non tutti vogliono questo vertice, ma entrambe le parti sanno che non può essere rimandato troppo a lungo”.
Zelensky: “Putin vuole convincere Trump che sta vincendo”
Sul fronte della guerra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha smentito le notizie di un accerchiamento di 5mila soldati ucraini a Kupyansk e Pokrovsk, definendole “una menzogna totale”. Secondo Zelensky, “le bugie sono rivolte agli Stati Uniti. Putin vuole convincere Trump che sta vincendo”.
Putin presenta il missile Burevestnik
Nel frattempo, Putin ha annunciato il test riuscito del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, definito un’arma “unica” capace di raggiungere fino a 14mila chilometri. Il leader russo ha ordinato la preparazione delle infrastrutture necessarie per il suo impiego operativo nelle forze armate.
Peskov: “L’Ucraina non produce missili senza componenti europei”
Peskov ha inoltre sostenuto che l’Ucraina non sarebbe in grado di produrre missili capaci di colpire in profondità la Russia senza l’aiuto europeo. “Possono essere britannici, tedeschi, italiani, qualsiasi tipo, ma è evidente che l’Ucraina da sola non può produrli”, ha detto alla tv di Stato, citato da Interfax.
Le nuove sanzioni Usa complicano il dialogo
Infine, il portavoce del Cremlino ha commentato le nuove sanzioni statunitensi, affermando che “complicano il ripristino dei rapporti tra Mosca e Washington”, ma non sono un motivo per interrompere il dialogo. “Le azioni di questa settimana sono state un passo ostile, ma dobbiamo continuare a perseguire ciò che è vantaggioso per noi”, ha dichiarato.
Il possibile vertice Putin Trump a Budapest resta dunque una variabile chiave nei rapporti tra Russia e Stati Uniti, tra diplomazia sospesa, pressioni militari e tensioni geopolitiche sempre più marcate.
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(con fonte AdnKronos)
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