
Siria: Erdogan aumenta il suo peso sul campo senza usare un solo soldato
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La recente offensiva dei ribelli siriani contro il regime di Bashar al-Assad, con il sostegno implicito e strategico della Turchia, evidenzia l’ambiziosa politica di Ankara nella regione. Recep Tayyip Erdogan ha rafforzato il suo ruolo in Siria attraverso legami con l’Esercito Nazionale Siriano (SNA) e rapporti indiretti con gruppi come Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Questo approccio permette alla Turchia di aumentare il proprio peso geopolitico senza l’impiego diretto di nuove forze sul terreno.
Obiettivi della Turchia
- Riduzione dell’influenza curda: Per Ankara, le milizie curde in Siria, come le YPG, rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale, considerate affiliati al PKK, organizzazione terroristica secondo la Turchia. La riconquista di territori curdi, come Tell Rifaat, da parte di forze filo-turche, rafforza l’obiettivo di Erdogan di limitare la presenza curda lungo il confine.
- Rifugiati siriani: Con oltre tre milioni di rifugiati siriani in Turchia, Erdogan spera che i recenti sviluppi militari possano incentivare un loro ritorno, anche se il rischio di un nuovo esodo, causato dai bombardamenti russi e siriani, resta concreto.
- Influenza negoziale: Erdogan mira a sfruttare la situazione per ottenere concessioni nei colloqui con Russia e Iran, partner strategici ma anche concorrenti sul futuro assetto della Siria.
Il contesto internazionale
Con la Russia impegnata in Ucraina e l’Iran concentrato sul confronto con Israele, Erdogan vede un’opportunità per rafforzare il suo ruolo di mediatore e influente attore regionale. Gli Stati Uniti, pur alleati delle forze curde nella lotta contro l’ISIS, potrebbero cercare l’aiuto di Ankara per contenere gruppi jihadisti come HTS.
Sfide e rischi
Nonostante i vantaggi strategici, l’avanzata dei ribelli potrebbe destabilizzare ulteriormente il nord della Siria, aumentando la pressione migratoria sulla Turchia. Inoltre, la gestione dei rapporti con HTS, considerato un gruppo estremista, rischia di sollevare critiche da parte della comunità internazionale.
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(con fonte AdnKronos)
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