La Russia potrebbe attaccare la Nato entro il 2030
Il capo dei servizi segreti tedeschi avverte: Mosca potrebbe attaccare prima della fine del decennio. Intanto, l’Occidente aumenta le sanzioni per frenare le aggressioni russe
Secondo Bruno Kahl, capo dei servizi segreti esteri della Germania, la Russia sarà in grado di attaccare il territorio della NATO entro il 2030. Durante un’audizione al Bundestag, Kahl ha affermato che “le forze armate russe saranno pronte a sferrare un attacco al più tardi entro la fine di questo decennio”. Il funzionario ha aggiunto che il Cremlino considera l’Occidente, inclusa la Germania, come un nemico, e ha sottolineato che l’obiettivo di Vladimir Putin non si limita alla conquista dell’Ucraina, ma si estende alla creazione di un nuovo ordine mondiale. Kahl ha messo in guardia su un possibile peggioramento della situazione, affermando che “un’azione dei servizi segreti russi è da considerarsi senza scrupoli”.
In risposta a queste tensioni, il Cremlino ha avvertito che le esercitazioni nucleari della NATO, in corso nel Regno Unito e nel Mare del Nord, porteranno a un’“ulteriore escalation di tensione” nei già precari rapporti tra Mosca e l’Alleanza atlantica. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha commentato che tali manovre non faranno altro che aumentare le tensioni nel contesto della guerra in corso in Ucraina.
Nel frattempo, il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha annunciato l’inizio delle manovre annuali denominate “Steadfast Noon”, che coinvolgeranno 60 aerei e circa 2.000 militari, sottolineando l’importanza di testare le capacità difensive in un mondo sempre più incerto.
L’Unione Europea, da parte sua, ha deciso di aumentare le sanzioni contro la Russia, approvando misure restrittive contro sette individui e sette entità coinvolti nella fornitura di missili e droni iraniani a Mosca. Questo pacchetto include tre compagnie aeree iraniane e diverse società fornitrici, accusate di supportare l’aggressione contro l’Ucraina. Le sanzioni imposte includono il congelamento dei beni nell’UE e il divieto di viaggio per le persone colpite.
A margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, ha denunciato l’esportazione di beni verso la Russia che non rispettano le sanzioni imposte dall’UE.
Inoltre, la bozza delle conclusioni del Consiglio europeo prevede che gli asset della Banca centrale russa congelati nell’UE rimangano immobilizzati fino a quando la Russia non interromperà le sue azioni belliche. Gli Stati Uniti hanno richiesto che il congelamento venga esteso da sei a trentasei mesi per facilitare il programma di aiuti all’Ucraina da 35 miliardi di euro, ma l’Ungheria ha bloccato l’estensione.
Infine, l’intelligence militare ucraina ha riportato la distruzione di un aereo militare russo Tu-134 durante un attacco notturno a Orenburg, in Russia. Questo attacco evidenzia la capacità delle forze ucraine di operare con successo anche a grande distanza dal confine.
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(con fonte AdnKronos)
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