
Israele rifiuta il ritiro dal Corridoio di Filadelfia: non cederà il controllo
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Nonostante l’accordo di cessate il fuoco con Hamas, un funzionario israeliano conferma che Israele non abbandonerà il Corridoio di Filadelfia, mantenendo una linea ferma sul confine tra Egitto e Gaza
Israele ha dichiarato che non lascerà il Corridoio di Filadelfia, una stretta fascia di territorio al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza, nonostante l’accordo di cessate il fuoco preveda un graduale ritiro delle forze israeliane dalla zona. Un alto funzionario israeliano, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha spiegato ai giornalisti locali che Gerusalemme non intende permettere ad Hamas di riarmarsi attraverso il contrabbando di armi nella Striscia di Gaza.
Il corridoio rappresenta una via di transito fondamentale per il contrabbando, utilizzato da Hamas per introdurre armi ed equipaggiamenti. “Non lasceremo che i terroristi di Hamas tornino a minacciare i nostri confini. Non consentiremo loro di riarmarsi”, ha affermato il funzionario.
L’accordo fallito e le tensioni nelle trattative
A luglio scorso, il team israeliano incaricato di negoziare il rilascio degli ostaggi riteneva di essere vicino a un accordo con Hamas. Tuttavia, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha imposto ulteriori condizioni per mantenere la presenza israeliana lungo il Corridoio di Filadelfia, un’azione che ha fatto naufragare temporaneamente i colloqui. La nuova richiesta, volta a garantire la sicurezza ai confini, ha portato a ulteriori tensioni tra le parti, ma sei mesi dopo è stato comunque raggiunto un accordo.
L’accordo definitivo, accettato da Netanyahu, prevede che Israele inizi il ritiro dalla zona a partire dal 42° giorno della prima fase del cessate il fuoco, fissato per sabato prossimo, con la conclusione prevista entro il 50° giorno, ovvero il 9 marzo. Nonostante ciò, la dichiarazione del funzionario israeliano evidenzia che il governo non è disposto a rispettare del tutto questa clausola.
Conclusione delle identificazioni degli ostaggi
L’annuncio arriva poco dopo che le autorità israeliane hanno completato l’identificazione degli ultimi quattro corpi rilasciati nella prima fase del cessate il fuoco. Questo passaggio è stato un momento cruciale per il prosieguo delle trattative, ma la questione del Corridoio di Filadelfia rischia di complicare ulteriormente i rapporti tra Israele e Hamas.
Israele continua a considerare fondamentale il controllo di questa zona strategica per impedire la proliferazione di armi verso Gaza, una priorità che, secondo quanto affermato dal funzionario, non verrà mai compromessa, nonostante le pressioni internazionali.
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