
Stati Uniti, 1.200 migranti arrestati in un giorno: Trump difende le misure
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Il presidente giustifica il trattamento riservato ai migranti, tra cui catene e rimpatri forzati: “Sono assassini e signori della droga”
Negli Stati Uniti, l’Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha arrestato quasi 1.200 migranti in un solo giorno. Lo riferisce l’emittente NBC News, citando un alto funzionario americano. Nello specifico, domenica scorsa sono state arrestate 1.179 persone, un dato superiore ai 956 arresti comunicati ufficialmente dall’agenzia sull’account di ‘X’.
Di questi, solo il 52% (613 persone) sono stati classificati come “arresti penali”, riguardanti individui accusati di reati gravi, mentre almeno 566 persone non avevano commesso alcun crimine al di là dell’ingresso illegale negli Stati Uniti, un’infrazione di carattere civile.
Tra gli arrestati, l’ICE ha segnalato otto individui classificati come “i peggiori criminali”, inclusi due membri di gang. L’identità degli altri migranti e le motivazioni per il loro trattenimento non sono state pienamente chiarite.
Le dichiarazioni di Trump
Il presidente Donald Trump ha difeso le misure adottate contro i migranti, tra cui l’uso delle catene durante i rimpatri forzati. Durante un evento repubblicano in Florida, Trump ha dichiarato: “Sono assassini, signori della droga, membri di bande. Le persone più dure che abbiate mai visto”.
Trump ha inoltre elogiato il “passo indietro” della Colombia, costretta a riprendersi alcuni migranti a seguito dell’imposizione di dazi sulle merci del Paese. “Abbiamo lavorato duramente con il segretario di Stato Marc Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. È stato un grande risultato”, ha aggiunto.
Il presidente ha risposto anche alle critiche per il trattamento riservato ai migranti durante i rimpatri, affermando: “Ci rimproveravano perché li avevamo incatenati su un aereo. Ma volete davvero pilotare un aereo pieno di assassini e boss del crimine? Non finirà bene”.
Queste dichiarazioni seguono crescenti polemiche a livello internazionale, con numerose organizzazioni per i diritti umani che accusano l’amministrazione americana di violazioni contro i migranti.
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(con fonte AdnKronos)
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