Yoon Suk Yeol: “Non mi dimetterò”, difende la legge marziale contro “la dittatura parlamentare”
Il presidente della Corea del Sud respinge le accuse di insurrezione e promette di combattere fino alla fine. Impeachment per il ministro della Giustizia e il capo della polizia
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha difeso strenuamente la sua decisione di imporre, e successivamente ritirare, la legge marziale, affermando che l’intento era proteggere la democrazia dal rischio di un “crollo” e contrastare quella che ha definito una “dittatura parlamentare” dell’opposizione. In un discorso televisivo a sorpresa, Yoon ha ribadito che non intende dimettersi, nonostante la seconda votazione in Parlamento per il suo impeachment sia imminente: “Non cambio posizione, anche se verrò messo sotto accusa o indagato”.
Accuse e perquisizioni al complesso presidenziale
Mentre Yoon negava che l’imposizione della legge marziale fosse un atto di insurrezione, le autorità sudcoreane continuavano le indagini. La polizia ha condotto una nuova perquisizione nel complesso presidenziale, raccogliendo documenti e informazioni nell’ambito dell’indagine sull’insurrezione.
Impeachment per il ministro della Giustizia e il capo della polizia
Nel frattempo, l’Assemblea nazionale di Seul ha approvato le mozioni di impeachment per il ministro della Giustizia Park Sung Jae e il capo della polizia Cho Ji Ho, accusati di aver sostenuto l’applicazione della legge marziale. Park è diventato il primo ministro della Giustizia nella storia costituzionale della Corea del Sud a essere destituito con 195 voti favorevoli e 100 contrari. La destituzione di Cho, invece, ha visto 202 voti a favore e 88 contrari. Entrambi i funzionari sono stati sollevati dai loro incarichi in attesa del giudizio della Corte costituzionale. Cho, inoltre, si trova attualmente ricoverato in ospedale.
Indagini e accuse contro i sostenitori della legge marziale
Il ministro Park è accusato di aver partecipato alle riunioni di gabinetto per l’applicazione della legge marziale e di aver pianificato in anticipo la detenzione di figure chiave. L’accusa sottolinea che il ministro avrebbe agito come se non riconoscesse l’autorità dell’Assemblea nazionale, allineandosi con la visione del presidente Yoon di arrestare i politici. Il capo della polizia, Cho Ji Ho, è accusato di abuso di potere per aver bloccato l’ingresso dei membri dell’Assemblea nazionale, impedendo loro di chiedere l’abolizione della legge marziale.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
Flash20 ore ago
Morte misteriosa a Bovalino: uomo trovato senza vita con ferite d’arma da fuoco
-
Sport24 ore ago
Serie A, l’Inter riparte: vittoria a Venezia, secondo posto in classifica
-
News23 ore ago
Famiglia di Ramy Elgaml contro le violenze: “Il suo nome non sia strumentalizzato”
-
Sport20 ore ago
Serie A, Roma salvata da un rigore di Dovbyk al 98′: 2-2 contro il Bologna