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Aggiornamento 30 ottobre – La Camera dei Comuni di Westminster  ha approvato a larga maggioranza (438 voti favorevoli e 20 contrari), la convocazione per le elezioni anticipate da tenersi in Gran Bretagna il prossimo 12 dicembre. La legge passerà alla Camera dei Lord per l’approvazione, ma per gli analisti non ci dovrebbero essere sorprese e quindi l’asse Johnson – Corbyn per il voto anticipato ha ottenuto il risultato sperato: il parlamento verrà sciolto mercoledì 6 novembre.

29 ottobre – Il Regno Unito andrà al voto anticipato. Boris Johnson avrà il sostegno dell’opposizione laburista: è stato lo stesso leader del partito Jeremy Corbyn a darne notizia, visto che l’Europa ha accordato una nuova proroga per la Brexit e che quindi è al momento scongiurata l’uscita dall’Ue con un No Deal per almeno tre mesi. “Ho detto più volte che siamo pronti per un voto e che il nostro appoggio a questa ipotesi dipende dal fatto che una no-deal per la Brexit sia ormai esclusa” ha dichiarato Corbyn dando così il via libera per andare al voto, con tutta probabilità, il dodici dicembre prossimo.

Ancora un rinvio concesso dall’Ue per la Brexit: nuova data limite 31 gennaio 2020
Concessa una nuova data per uscire dall’Europa alla Gran Bretagna: Boris Johnson spunta per la Brexit un nuovo rinvio. L’Ue concede al Regno Unito una nuova proroga “flessibile” fi no al 31 gennaio del prossimo anno. Una riunione dei 27 durata circa 15 minuti, ha dato il via libera e già da domani e per 24 ore la decisione sarà formalizzata attraverso la procedura scritta. Insomma in soldoni il parlamento di Sua maestà ha tempo per ratificare l’accordo con l’Europa entro il 31 gennaio prossimo, quindi da questo momento fino a quella data, possono uscire dall’Ue in ogni istante. Johnson già oggi chiedere alla camera dei Comuni di dare il via libera per svolgere elezioni anticipate, che si dovrebbero tenere il 12 dicembre prossimo, cosa che fino a ieri non è riuscito a compiere per ben due volte, non avendo la maggioranza dei 434 voti. Necessario è il supporto del “nemico” laburista Corbyn: senza quei voti difficilmente ci saranno nuove elezioni, ma visto che il rinvio è arrivato, ora il leader dei laburisti potrebbe dare il via libera al voto anticipato.

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