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Donald Trump ha deciso di rendere pubblico il motivo per il quale nella giornata di ieri, a seguito dell’abbattimento di un drone a stelle e strisce da parte dell’Iran, il presidente Usa aveva ordinato un raid di rappresaglia contro obiettivi iraniani e poi a dieci minuti dall’attacco a fatto abortire l’operazione. Il tycoon newyorchese ha utilizzato come suo solito Twitter: poco prima che l’operazione entrasse nel vivo, circa dieci muniti al via, il presidente ha dichiarato di aver chiesto a uno dei generali presenti “Quante persone potrebbero morire nell’attacco di questi 3 obiettivi?”. Alla risposta dell’uomo, “Circa 150 vittime, Signore”, Donald Trump ha capito che la risposta sarebbe stata sproporzionata rispetto all’abbattimento di un drone ed ha ordinato di sospendere immediatamente il raid. La tensione tra i due paesi rimane altissima.

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La notizia della prima ora – Mai così alta da tantissimo tempo la tensione tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli Stati Uniti d’America: dopo l’abbattimento di un drone a stelle e strisce da parte delle forze militari iraniane che, secondo queste ultime, avrebbe violato lo spazio del paese degli ayatollah, ieri si è sfiorato il raid di ritorsione da parte americana. Secondo l’americano “New York Times”, Donald Trump aveva dato ordine di rispondere in rappresaglia all’abbattimento del velivolo Usa, ma poi, non è ancora chiaro il perché, sia arrivato il contrordine, quando addirittura gli aerei con la stella erano già in volo e le navi in assetto di lancio. Questa versione contrasta comunque con quanto asserito da fonti militari americane, che i raid sarebbero dovuti scattare all’alba, per limitare le perdite di civili iraniani. Una guerra soltanto rimandata? I proclami bellicosi non mancano e dall’una e dall’altra parte, si trovano due nazioni i cui capi non fanno della tolleranza la loro forza. Intanto gli aerei civili americani hanno l’ordine di evitare lo spazio aereo iraniano sopra il Golfo Persico e dell’Oman. Dopo le petroliere colpite e danneggiate di Norvegia e Giappone, ora questo abbattimento fa salire l’allerta e ci si chiede cosa possa accadere oggi in quella zona calda del Medio Oriente. Le guardie della rivoluzione (pasdaran iraniani) ha fatto circolare una animazione in cui si riproduce le traiettorie seguite dal drone americano e il momento in cui è stato violato lo spazio aereo della Repubblica islamica, con conseguente abbattimento del drone.

 

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