
Alluvione Emilia Romagna: Piano di ricostruzione consegnato al governo
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Un piano per la ripartenza e la ricostruzione dell’Emilia Romagna, colpita da un’alluvione, è stato redatto dalle forze economiche e sociali del territorio insieme alla Regione e sarà consegnato al governo. Il documento, chiamato “dichiarazione congiunta”, è stato sottoscritto dalla Regione Emilia Romagna, associazioni di impresa, sindacati, professionisti, Terzo settore, istituti bancari e organizzazioni firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini presenterà il piano durante un incontro con la premier Giorgia Meloni e le parti sociali emiliano-romagnole. Il tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima sarà il luogo di confronto per le decisioni principali riguardanti la ripresa economica e la ricostruzione delle aree colpite dall’alluvione.
Il piano prevede la nomina tempestiva di un Commissario straordinario per la ricostruzione, la costituzione di un Comitato Istituzionale e di indirizzo, nonché una struttura tecnica dedicata. Si richiede anche l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell’Unione europea per sostenere i servizi pubblici, ripristinare le infrastrutture e fornire assistenza alla popolazione colpita. Inoltre, si chiedono misure di semplificazione amministrativa e procedurale per agevolare la ricostruzione.
Il piano prevede anche la definizione di un Piano per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio, con particolare attenzione al dissesto idrogeologico. Tra le richieste condivise ci sono la sospensione dei termini per gli adempimenti tributari e contributivi, la sospensione dei processi e delle udienze, il blocco dei mutui e la messa a disposizione di liquidità immediata per le imprese attraverso il sistema bancario regionale.
Si chiede inoltre la ripresa delle attività formative, la garanzia di accessibilità al territorio tramite infrastrutture stradali e ferroviarie, nonché la creazione di un fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese danneggiate. Sono richiesti anche ammortizzatori sociali per i lavoratori e misure per il ripristino dei danni a immobili, terreni agricoli e reti di bonifica.
Infine, si chiede l’istituzione di un piano di ristori economici e l’allocazione di risorse a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite. Contributi sono richiesti per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili, nonché per la delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate. Sono previsti anche contributi per le attività sociali, ricreative, sportive e religiose, nonché per gli edifici di interesse storico-artistico e per il reperimento di alloggi temporanei.
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(con fonte AdnKronos)
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