
Scontro tra Trump e l’UE: Tusk e Bruxelles replicano alle accuse
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Il presidente Donald Trump accusa l’Unione Europea di “fregare” gli Stati Uniti, mentre Donald Tusk e la Commissione Europea difendono il ruolo dell’UE nel commercio e nelle relazioni transatlantiche
Il primo ministro polacco e presidente di turno dell’Unione Europea, Donald Tusk, ha risposto duramente alle recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale aveva affermato che l’Unione Europea “è stata creata per fregare gli Stati Uniti”. Tusk ha chiarito la posizione dell’UE, sottolineando che l’Unione “non è stata creata per fregare nessuno”, ma piuttosto per mantenere la pace, costruire rispetto tra le nazioni e promuovere un commercio libero ed equo. “È stata creata per rafforzare la nostra amicizia transatlantica”, ha scritto su X.
Le dichiarazioni di Trump sono giunte durante un discorso in cui il presidente americano ha confermato l’intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni dalla UE, accusando il blocco europeo di “approfittarsi degli Stati Uniti”. Trump ha lamentato il fatto che l’UE non accetti “le nostre auto” e che gli USA non ricevano nulla in cambio.
A Bruxelles, durante un briefing con la stampa, il portavoce della Commissione Europea per il Commercio, Olof Gill, ha difeso la posizione dell’Unione, evidenziando come essa sia stata, sin dalla sua fondazione, una “manna per gli Stati Uniti d’America”. Creando un mercato unico e integrato, l’UE ha facilitato il commercio e ridotto i costi per gli esportatori, armonizzando standard e regolamenti in tutto il continente, ha aggiunto Gill.
“Di conseguenza, gli investimenti statunitensi in Europa sono stati estremamente redditizi”, ha continuato Gill, spiegando che il commercio transatlantico tra UE e USA raggiunge oggi oltre 1,5 miliardi di euro all’anno, facendo di questa la più grande relazione commerciale e di investimento bilaterale al mondo.
L’Unione Europea, ha proseguito il portavoce, preferisce lavorare con gli Stati Uniti per preservare queste opportunità piuttosto che adottare atteggiamenti conflittuali. “Siamo pronti a collaborare, a patto che vengano rispettate le regole”, ha affermato, ribadendo la volontà dell’UE di proteggere i propri cittadini e imprese.
Sul fronte dei dazi minacciati da Trump, Olof Gill ha confermato che vi sono negoziati in corso tra l’UE e gli Stati Uniti, con il commissario Maros Sefcovic impegnato recentemente in incontri a Washington. “Mancano ancora dettagli sui potenziali dazi del 25% su auto e altri prodotti”, ha dichiarato Gill, aggiungendo che l’Unione Europea è pronta a rispondere in caso di nuove misure punitive da parte degli USA.
Anche il ministro delle Finanze francese, Eric Lombard, ha fatto eco a questa posizione, affermando che l’UE sarebbe pronta a reagire con dazi equivalenti, se necessario. “Se gli americani aumenteranno i dazi, anche noi faremo lo stesso”, ha detto Lombard a margine della riunione del G20 a Città del Capo. Pur riconoscendo che una guerra commerciale non sarebbe nell’interesse generale, Lombard ha sottolineato la necessità di proteggere gli interessi dell’Unione e dei suoi Stati membri.
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(Photo: © AndKronos)