Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese lancia un appello accorato all’Assemblea Generale, chiedendo la fine immediata della guerra e sanzioni contro Israele
Nel suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), ha rivolto un accorato appello alla comunità internazionale, esortando a fermare quello che ha definito come un “genocidio” perpetrato da Israele contro il popolo palestinese. “Smettete di uccidere bambini e donne. Fermate il genocidio. Smettete di inviare armi a Israele”, ha dichiarato Abbas, evidenziando che il conflitto sta infliggendo crimini atroci alla popolazione palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Abbas ha accusato Israele di aver utilizzato l’attacco di Hamas del 7 ottobre come pretesto per intensificare una “guerra totale di genocidio” contro Gaza, e ha denunciato l’uccisione di civili da entrambe le parti. Nel suo discorso, ha chiesto con forza il cessate il fuoco immediato e ha espresso delusione per il fatto che gli Stati Uniti abbiano bloccato, per tre volte, risoluzioni del Consiglio di sicurezza che richiedevano il termine delle ostilità.
Il leader palestinese ha poi illustrato il suo piano per il dopoguerra, che include, tra i punti chiave, un cessate il fuoco completo nella Striscia di Gaza, il ritiro totale di Israele e la protezione internazionale per i palestinesi. Ha ribadito che il popolo palestinese non abbandonerà la sua terra, nonostante le operazioni militari israeliane: “Non ce ne andremo”, ha scandito per tre volte davanti all’assemblea.
Abbas ha chiesto la fine delle aggressioni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, e l’invio urgente di aiuti umanitari a Gaza, dove “non c’è più nulla”. Ha concluso invitando la comunità internazionale a imporre sanzioni contro Israele e a garantire la protezione delle organizzazioni umanitarie che operano nelle aree colpite.