
Liguria: nuova ordinanza di custodia cautelare per Giovanni Toti
Il governatore ligure, già ai domiciliari per corruzione, affronta nuove accuse per finanziamento illecito ai partiti
Giovanni Toti, governatore della Liguria, ha ricevuto una nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Questa nuova misura è legata a un’accusa di violazione della legge sul finanziamento ai partiti, in relazione a un versamento di 50mila euro da parte di Esselunga alla televisione genovese Primocanale durante le elezioni comunali del 2022, vinte dall’attuale sindaco Marco Bucci, non indagato.
La procura di Genova sostiene che gran parte di questi fondi siano stati utilizzati per finanziare spot elettorali del comitato “Toti per Bucci”. Il provvedimento è stato notificato stamane nella residenza di Toti ad Ameglia e non prolunga la durata degli arresti domiciliari, che sarebbero dovuti terminare a inizio novembre.
Entro dieci giorni, Toti dovrà affrontare un nuovo interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni. La nuova misura cautelare prevede il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi, mettendo a rischio i suoi incontri politici, incluso quello previsto con il leader della Lega Matteo Salvini.
La decisione è stata motivata dalla giudice Paola Faggioni, la stessa che aveva firmato la prima ordinanza, sottolineando il pericolo di reiterazione delle condotte illecite e di inquinamento probatorio. Secondo l’ordinanza, il pericolo di reiterazione è concreto, considerando che Toti mantiene le sue cariche pubbliche e potrebbe continuare ad agevolare interessi privati in cambio di finanziamenti.
Il finanziamento illecito su cui ha indagato la procura di Genova ammonta a oltre 50mila euro. Toti, insieme a Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, e Maurizio Rossi, rappresentante legale di Terrazza Colombo srl e Ptv programmazioni televisive srl, è accusato di aver ricevuto da Francesco Moncada, all’epoca consigliere di amministrazione di Esselunga, un finanziamento per passaggi elettorali pubblicitari a favore del candidato sindaco Marco Bucci.
Secondo l’accusa, Moncada avrebbe promesso e concluso un contratto di pubblicità con Maurizio Rossi che, formalmente, avrebbe dovuto pubblicizzare solo Esselunga ma che in realtà copriva anche i costi della campagna elettorale per la lista “Liguria al centro Toti per Bucci”. Rossi avrebbe poi stipulato quattro contratti con il comitato Giovanni Toti Liguria per proiettare 500 passaggi pubblicitari al prezzo di 5.000 euro, ma in realtà ne sarebbero stati effettuati 6.060 per un valore di 60.600 euro.
Questi finanziamenti, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero avuto come contropartita un interessamento da parte di Toti per l’apertura di nuovi punti vendita Esselunga.
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(con fonte AdnKronos)
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