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I ministri degli Esteri del G7, riuniti a Monaco sotto la presidenza di Antonio Tajani, esprimono la loro indignazione per la morte di Alexei Navalny, noto oppositore di Vladimir Putin, chiedendo chiarezza sulle circostanze della sua morte e condannando le azioni repressive della Russia.

Indignazione per la Morte di Navalny

Il G7 manifesta la sua indignazione per la morte di Alexei Navalny, condannato ingiustamente, secondo il documento emesso. I ministri chiedono alle autorità russe di fare luce sulle circostanze del decesso, mettendo in discussione la persecuzione del dissenso politico e la limitazione dei diritti civili.

Il G7 esorta la Russia a fermare la persecuzione del dissenso politico e la repressione della libertà di espressione, sottolineando l’importanza di rispettare i diritti civili. La dichiarazione non menziona esplicitamente Putin, ma il messaggio è chiaro nel condannare le azioni repressive del governo russo.

Solidarietà con l’Ucraina

Sul fronte dell’Ucraina, i ministri del G7 ribadiscono la loro determinazione a far pagare alla Russia i danni causati dal conflitto in corso. Gli asset della Russia rimarranno congelati fino a quando non risarciranno i danni provocati. Si esploreranno tutte le opzioni per aiutare l’Ucraina a ottenere compensazioni in conformità con il diritto internazionale.

Condanna per il Trasferimento di Armi dalla Corea del Nord alla Russia

Il G7 condanna fortemente il trasferimento di armi dalla Corea del Nord alla Russia, violando le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Esprime forte preoccupazione per il potenziale trasferimento di tecnologia nucleare o armi convenzionali alla Corea del Nord, mettendo a rischio la pace e la sicurezza globali.

Richieste all’Iran: interrompere aiuti militari a Russia

Il G7 chiede all’Iran di interrompere l’assistenza alle forze russe nella guerra contro l’Ucraina. Invita tutti i Paesi a evitare la fornitura di componenti per i droni iraniani, mirati a sostenere gli sforzi bellici della Russia.

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(con fonte AdnKronos)

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